Adozione internazionale. Se i servizi ci spingono a non andare oltre la fascia 0-6 anni, che dobbiamo fare?

Buongiorno,
siamo una coppia ancora piuttosto giovane, per gli standard moderni, che sta completando la preparazione per diventare una coppia di genitori adottivi. Parlando con i servizi, abbiamo inteso la loro indicazione di dare la disponibilità all’adozione per bambini nella fascia da 0 a 6 anni, non di più. Per quella che è la vostra esperienza, cosa dovremmo fare? Seguire l’indicazione o aprirci alla possibilità di adottare anche figli più grandi?

Grazie per il vostro consiglio.
Un saluto.
Katia e Gianfranco

Buongiorno Katia e Gianfranco,
la tematica dell’età è sicuramente molto delicata da affrontare.
Quando incontriamo le coppie diciamo sempre che occorre guardarsi dentro e capire fino a dove si è disponibili ad arrivare. È inutile dare una disponibilità particolarmente ampia per poi crollare davanti a un abbinamento concreto o, peggio ancora, davanti a un bambino concreto durante un affiatamento.
Tuttavia, nel darsi dei “parametri” rispetto alle disponibilità, occorre avere ben presente quella che è la realtà dell’adozione internazionale, che deve essere condotta applicando il principio di sussidiarietà.
Questo significa che, prima di destinare un bambino a una coppia di un Paese estero, occorre verificare che non ci sia una possibilità di re-inserimento nella sua famiglia di origine e che non esista una famiglia che lo possa adottare nel suo Paese.
Tale procedimento comporta che prima che il vostro bambino arrivi a essere destinato all’adozione internazionale passi del tempo. Per questo raramente bambini “neonati” vengono destinati all’adozione internazionale.
Sempre per lo stesso motivo spesso nelle schede si legge che il bambino è entrato in istituto a 2 anni ma è arrivato a essere adottabile a 7 anni.

Occorre anche tenere presente che nei Paesi di provenienza l’adozione nazionale sta diventando sempre più comune e accettata. Anche le coppie che fanno domanda per la nazionale nel loro Paese di origine desiderano bambini piccoli e sani e hanno la precedenza sulle coppie dell’internazionale.
In ultima analisi occorre considerare che si sta andando ad adottare in un Paese diverso dal nostro, che ha una cultura differente dalla nostra. Questo significa che se, in Italia, desiderare un bambino di 3 anni quando se ne hanno 45 anni può apparire “normale” e legittimo, in altri Paesi, per questioni culturali o altro, alla medesima età si è già nonni e, di conseguenza, è innegabile che sia più difficile che un bimbo piccolo venga assegnato a un genitore che si reputa “anziano”.

Cosa significa indicare la fascia 0-6 anni

Per tutti questi motivi è importante che una coppia si guardi davvero dentro prima di indicare la fascia di età e dare la propria disponibilità. Indicare 0-6 anni non vuol dire non avere possibilità di adottare, vuol dire, però, magari, dover attendere dei tempi molto più lunghi. Oppure può voler dire doversi aprire a dei bisogni sanitari un po’ più impegnativi rispetto a quelli comunemente accettati.

Dunque tornando alla domanda “Cosa dobbiamo fare se i servizi ci spingono verso la fascia 0-6?”. La nostra risposta è: documentatevi e preparatevi. Capite quali sono le caratteristiche dei bambini che vanno in adozione e cosa comporta l’inserimento di un bambino di un’età piuttosto che di un’altra. Non fermatevi al parere dei servizi, che conoscono prevalentemente la realtà nazionale che è molto diversa da quella internazionale. Ascoltate le esperienze delle coppie che hanno già adottato e confrontatevi con loro su cosa significhi adottare un bimbo un po’ più grande. Andate dagli enti autorizzati e chiedete chi sono i bambini che arrivano all’adozione e che caratteristiche hanno. Capite fino a dove siete pronti ad arrivare oggi, ma cercate anche di capire fino a dove potreste realmente spingervi se accompagnati e sostenuti (per esempio con qualche corso durante il tempo dell’attesa).
Insomma, prima di dare quella disponibilità chiesta dai servizi cercate di passare dal bambino sognato (quello che è vivo nella vostra testa) al bambino reale che esiste e vi aspetta da qualche parte nel mondo. Certi che, quando lo incontrerete, molti “perché” troveranno risposta. Magari sarà un bambino di 7 anni, oppure anche di più. Ma sarà lì ad aspettare proprio voi, che siete la mamma e il papà giusti per lui, per lei o per loro!

In bocca al lupo per il vostro percorso.
un cordiale saluto
Staff Adozione internazionale Ai.Bi.