Adozione internazionale: la testimonianza delle coppie adottive… lo “spirito dell’adozione” 

Durante gli incontri informativi di Ai.Bi. per gli aspiranti genitori adottivi, i racconti delle famiglie sono testimonianze autentiche che illuminano il cammino verso l’adozione. Vuoi diventare una “famiglia testimonianza”?

Perché servono le famiglie adottive agli incontri informativi?
Una coppia adottiva al primo approccio, mi ha chiesto come mai avrebbero dovuto assistere ad un incontro tenuto in compresenza da un operatore tecnico delle adozioni e famiglia testimonianza. La coppia in questione, con idoneità,  dopo diverse fasi con altri professionisti incontrati lungo l’iter adottivo finora svolto, pretendeva altre nozioni sulle migliori chance di utilizzo del decreto.

“Abbiamo bisogno di ragionare con voi per giungere a una scelta ponderata sui paesi e valutare le opportunità più vantaggiose per raggiungere il nostro scopo, senza perdere altro tempo”.

Il percorso adottivo non si può pianificare a tavolino

Come se il percorso adottivo potesse essere pianificato a tavolino e minuziosamente organizzato, senza tenere conto dell’imprevedibilità, delle variabili, del “fattore emotivo”… di cui si tiene poco conto, soprattutto all’inizio quando ci si illude di poter gestire tutto il percorso con la programmazione della propria storia.

Gli incontri formativi di Ai.Bi.

Invece il ruolo delle famiglie adottive agli incontri informativi (e non solo) è fondamentale in Ai.Bi.: è un contributo decisivo grazie alle parole schiette e travolgenti, un apporto essenziale per capire che l’adozione si vive passo dopo passo e può essere descritto al meglio in comunione da chi lavora nell’adozione e da chi la vive. Le famiglie adottive infatti hanno una marcia in più e possono, con il loro vissuto, testimoniare “l’impalpabile” dell’incontro col bambino.

I discepoli di Emmaus

Al ritorno da questa esperienza ricca di bellezza, proprio come i discepoli di Emmaus, le famiglie adottive non possono esimersi dal tornare alla fonte, dove hanno calcato i primi passi. Sentono di dover svolgere un servizio, accanto all’Ente, per “narrare ciò che è accaduto” e riferire, nei luoghi in cui vivono (e oggi amplificati dalla tecnologia) l’incontro che ha cambiato la loro vita.
Ecco che la missione delle coppie adottive è quella di supportare i futuri genitori, per far odorare almeno in parte il profumo della famiglia creata, far gustare sapori nuovi e lontani che saranno famigliari e far provare quell’ebbrezza che ora pervade la loro nuova vita… e che colmerà, presto, l’esistenza di altri due prescelti.

Portare speranza

Così la testimonianza delle famiglie adottive non può  che portare speranza, forza e voglia di provare quell’amore adottivo, perché diventi esperienza quotidiana.

L’esperienza batte la professionalità

In Ai.Bi.”ce ne serviamo”, perché al di là di tutte le parole che noi, professionisti innamorati del nostro lavoro nelle adozioni possiamo utilizzare, mai e poi mai riusciremmo a trasmettere lo spirito dell’adozione. Siamo preparati, aggiornati, esperti, empatici ma la professionalità non può competere con il soffio vitale che sgorga dalle labbra di chi, con esperienza e nel vissuto quotidiano, sperimenta la potenza dell’adozione e racconta con delicatezza e passione il proprio vissuto.

Alice Paolin, desk adozione internazionale Ai.Bi. 

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Hai adottato con Ai.Bi.? Vuoi diventare una “famiglia testimonianza”? Contatta l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it.
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