Adozione Internazionale. Vorremmo adottare un bambino dall’estero, ma…?

In Italia sono più di 5 milioni le coppie sposate senza figli.            L’Adozione potrebbe colmare il loro desiderio di genitorialità, ma la paura del percorso svia a volte le coppie dall’importanza del traguardo.

Quante sono le coppie che ogni anno in Italia presentano la dichiarazione di disponibilità per adottare un bambino straniero? Oggi non lo sappiamo più!

I dati del Ministero di Giustizia ci dicevano che nel 2004 erano 8.274 le domande per ottenere l’idoneità, scese poi a 6092 nel 2010, per crollare drasticamente a 2615 nel 2018, dopo di che non si sa più nulla, in quanto il Ministro ha “semplicemente” smesso di pubblicare i dati.

Se pensiamo che in Italia vivono circa 5 milioni di coppie sposate senza figli, di cui 3 milioni non possono averne per vie naturali, possiamo ben immaginare come l’Adozione Internazionale non rientri più oggi per le coppie, tra le possibili scelte per poter diventare genitori.

C’è una sorta di “cultura negativa” nei confronti di questo meraviglioso atto di accoglienza che si è incuneata, in questi ultimi anni, nella nostra società e che di fatto frena l’entusiasmo nell’intraprendere questo percorso.

Non c’è coppia a cui amici, conoscenti o familiari non abbiano detto almeno una volta “ma chi ve lo fa fare con tutte le difficoltà che comporta?”.  “E’ un percorso difficile, un vero calvario …”. ” Poi chissà che bambino vi daranno, ammalato, grande…”. “ Chissà di chi sarà figlio?”… e via di questo passo….

Non ci interessa oggi disquisire sul perché abbia preso piede in Italia questa cultura “negativa” dell’accoglienza, già lo abbiamo fatto altre volte e avremo ancora occasione di approfondirlo successivamente. Oggi vorremmo solo dare voce ad uno di questi piccoli, soli e abbandonati che da anni aspettano all’interno di un Istituto una mamma e un papà che possano illuminare il loro futuro.

L’Adozione Internazionale: un legame fortissimo fin dal primo momento

È proprio questa la “spirale” della vita e dell’ Adozione internazionale.  Due persone che sentono dentro di loro il forte istinto di dare amore ad un bambino e dall’altra un piccolino solo e abbandonato che si sogna figlio.

Il legame che tra di loro nasce è da subito potente ed inscindibile, fin dal primo momento, fin dal pensiero e continua a crescere giorno dopo giorno chiedendo di essere ascoltato!  

Quindi perché oltre a sentire parenti, amici e familiari non diamo la possibilità anche ad un’altra voce di prendere la parola?

Mi rivolgo a voi che potreste essere i miei nuovi genitori: non avete mai pensato che io possa già esistere? E che vi stia aspettando? Oggi voglio parlare proprio con voi, perché possiate sentire anche un’altra voce: la mia!  

Io qui ogni giorno, cerco veramente di mettercela tutta! Ogni singolo giorno in più che passo tra queste mura, cerco di non demoralizzarmi  e di mantenere viva la speranza che da qualche parte esista qualcuno che un giorno si accorgerà di me.

 Mi sveglio ogni mattina pensando che presto riuscirò finalmente ad incontrarlo. Deve solo tenere duro, non perdere la speranza, ma non è facile essere soli e continuare ad avere fiducia nel futuro…

Anche se sono solo un bambino, io so che oggi non è facile trovare molte persone disposte ad accogliere dei bimbi abbandonati, 

Come faccio a saperlo? Basta vedere il mio lettino e quello dei miei compagni, sono sempre pieni… una volta mi dicono i miei compagni  più grandi, non era così… si svuotavano eccome! 

Cosa vi chiedo allora? Una sola cosa: di non perdere la speranza!

Voi almeno siete in due, potete farvi coraggio a vicenda, ma se anche voi perdete la speranza come posso mantenerla io? Come potrò mai incontrarvi?”