Adozione e nuove linee guida: quando è possibile essere “abbinati” a due Paesi

Gli aspiranti genitori che desiderano intraprendere il percorso di un’adozione internazionale possono dare la disponibilità su un secondo Paese. Ecco le linee guida deliberate dalla Commissione Adozioni Internazionali

Nelle nuove linee guida dell’ottobre 2021 la Commissione Adozioni Internazionali ha deliberato la possibilità per le coppie aspiranti l’adozione, già in carico a un Ente Autorizzato, di poter essere instradate in un secondo Paese oltre a quello individuato al momento dell’incarico all’Ente. Precedentemente la doppia disponibilità in Paesi diversi non era ammessa.

Le nuove linee guida

Ecco cosa cita letteralmente l’art. 3.8 delle linee guida:
“3.8 Possibilità di presentazione della disponibilità degli aspiranti genitori adottivi su due Paesi di origine
L’EA può presentare, per la successiva autorizzazione da parte della CAI, l’istanza degli aspiranti genitori adottivi di instradare la loro procedura su un secondo Paese di origine, diverso da quello scelto al conferimento dell’incarico, qualora in quest’ultimo sopravvengano elementi di criticità rispetto all’adozione tali da poter gravemente pregiudicare le aspettative degli aspiranti genitori in attesa. Tale autorizzazione sarà subordinata all’impegno formale della coppia di proseguire in via esclusiva la procedura adottiva in relazione alla quale interverrà la prima proposta di abbinamento. In tutte le altre ipotesi è fatto divieto di indirizzare coppie in più Paesi di origine.”

Gli ostacoli per le coppie che scelgono il “doppio canale”

Ben sappiamo, quindi, che solo in alcuni casi e per particolari situazioni verrà autorizzato il cosiddetto “doppio canale”. Ne sono un esempio i Paesi che attualmente vengono considerati particolarmente critici quali la Repubblica Popolare Cinese, ferma ormai dall’inizio della pandemia e con un significativo numero di coppie in attesa, la Federazione Russa e l’Ucraina visto il protrarsi del conflitto in corso e con numerosissime coppie in attesa e la Bielorussia che per ostacoli procedurali non riaccende speranze per le tante coppie in attesa di minori già conosciuti da anni.
Ma quante coppie affronteranno questo doppio percorso? Certamente non tutte, anzi probabilmente una piccola percentuale. Le motivazioni possono essere le più disparate: l’immagine che ormai da tempo è nella loro mente e nei loro cuori di accogliere un figlio da un determinato Paese, tanta nuova documentazione da preparare, nessuna garanzia che da un secondo Paese il bambino arrivi prima, e ancora tanti nuovi costi da sostenere. Una scelta non facile insomma anche per chi ne avrà l’opportunità.

Un sostegno economico per gli aspiranti genitori

La Ministra Roccella, che è Presidente della Commissione Adozioni Internazionali, nell’audizione alla Camera di alcuni giorni fa ha annunciato un sostegno economico alle coppie impegnate in percorsi particolarmente difficili, in particolare proprio per quei Paesi interessati da gravi criticità geopolitiche.

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chi sta considerando un’adozione internazionale o semplicemente desidera avere maggiori informazioni a su questi temi, può contattare l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it