Adozioni Cina: negli occhi di mio figlio ho scoperto la scintilla dell’amore

Il piccolo Fuxing Luca è rientrato dalla Cina con mamma Monica e papà Fabio alcune settimane fa. Ci racconta questa intensa storia di adozione la neo-mamma con la quale abbiamo ripercorso i momenti più difficili e quelli più belli accanto al piccolo Fuxing Luca. “I bambini ti stupiscono sempre ed hanno una fame di amore incredibile. Non aspettatevi che tutto sia bello, ci possono essere dei momenti difficili, però quando guardi i loro occhi, proprio in quel momento, scatta una scintilla d’amore che ti fa affrontare qualsiasi situazione”.

 

Come ha avuto inizio la vostra storia di adozione?

Noi avevamo già avuto un’esperienza di adozione. Nel 2005 abbiamo adottato a livello nazionale ed è stata un’esperienza bellissima che ha cambiato radicalmente la nostra vita.

 

Cosa vi ha spinto verso un’adozione internazionale?

All’inizio eravamo convinti di non riuscire a portare a termine un processo così, eravamo un po’ spaventati. Poi dopo esserci informati a proposito dei costi e delle procedure abbiamo preso coraggio ed incominciato il nostro cammino. In quel periodo hanno avuto una grande importanza i corsi di formazione che abbiamo seguito in Ai.Bi., ci hanno permesso di conoscere altre coppie che stavano intraprendendo la nostra stessa strada.

 

La scelta è caduta sulla Cina?

Sì. Siamo stati abbinati ad un bambino dalla Cina. A dir la verità non conoscevamo molto di quel paese era qualcosa di sconosciuto. Durante la prima fase del nostro percorso di adozione ci hanno chiesto se eravamo disponibili ad accogliere bambini con esigenze particolari. Dopo un po’ di titubanza e dopo aver approfondito l’argomento abbiamo deciso di dare la nostra completa disponibilità. Una volta ricevuta la conferma dell’abbinamento, non abbiamo dovuto attendere molto e l’8 di gennaio siamo partiti insieme a nostro figlio. La destinazione era una regione nord occidentale della Cina. Ricordo ancora i paesaggi di quella regione a nord di Pechino, le miniere di carbone…eh sì era una terra ricca di carbone. Sembrava di essere in un altro mondo.

 

Come è stato il momento del primo incontro?

 Il primo incontro con nostro figlio è stato un po’ “pesante”. La scheda che avevamo parlava di un bambino di 2 anni ½, di 6 kg, lungo 90 cm, in grado di parlare, mangiare ed allacciarsi le scarpe. La realtà era diversa. Luca Fuxing era in condizioni precarie, sottopeso, dal corpo fragile, non in grado di camminare. Quando l’abbiamo incontrato in un ufficio regionale non ci siamo subito resi conto della sua reale situazione di salute perché stava piangendo ed indossava molti abiti che lo ricoprivano, senza permetterci di cogliere lo stato del suo fisico. Poco dopo però ci siamo accorti che quello che era riportato sulla scheda non corrispondeva alle condizioni di Luca Fuxing. Era denutrito, apatico ed impaurito. Le persone dell’istituto che erano insieme a lui e l’hanno accompagnato da noi, non ci hanno detto quasi nulla della sua situazione. Nonostante tutto questo, lo abbiamo guardato negli occhi e subito ci siamo resi conto che era lui. Quando ho incrociato il mio sguardo con quello di Fabio non abbiamo avuto dubbi. Era lui nostro figlio. In quel momento ho rivissuto la stessa sensazione di quando abbiamo adottato in Italia il nostro primo bambino. Il pensiero successivo è stato quello di “rimboccarsi le maniche” e stare vicino al nostro piccolo.

 

Come è proseguita la vostra storia di adozione?

Una volta lasciata la regione delle miniere di carbone, ci siamo trasferiti per due settimane a Pechino. In quel periodo ci siamo resi conto di come questi bambini possano avere dei recuperi pazzeschi se curati con amore e attenzione. In soli 15 giorni Luca Fuxing ha recuperato 3 kg. In aeroporto Luca è diventato subito la mascotte anche delle altre coppie che insieme a noi si erano recate in Cina per adottare. Lui era il più piccolo ed era una fonte di gioia per tutto il gruppo.

 

Come è andato il rientro?

I nostri parenti sapevano già della particolare situazione che avevamo vissuto in Cina. Ci hanno accolto tutti con grande entusiasmo. Ora Luca, sta migliorando di giorno in giorno, ha imparato a gattonare e grazie alle sedute di fisioterapia  e logopedia continua a progredire.

 

Che messaggio vorrebbe lasciare ai genitori che stanno affrontando il cammino dell’adozione?

E’ un percorso difficile! A noi non è andato tutto liscio come speravamo. Nonostante ciò i bambini stupiscono sempre ed hanno una fame di amore incredibile. Non aspettatevi che tutto sia bello, ci possono essere dei momenti difficili. Quando guardi i loro occhi, proprio in quel momento, scatta una scintilla che ti fa affrontare qualsiasi situazione.