Adozioni, decreti “razzisti”. Caritas: le sentenze che disorientano

Adozioni internazionali e decreti di idoneità che specificano il profilo dei bambini che una coppia potrà adottare. E’ lecito? Ne abbiamo parlato con Padre Valerio Di Trapani, direttore della Caritas di Catania, realtà che offre servizi sanitari, sociali e di accoglienza a 3600 utenti, di cui circa 1000 di origine africana.

Il Tribunale per i minorenni di Catania ha emesso un decreto di idoneità a favore di una coppia di coniugi che ha dichiarato di essere “non disponibile ad accogliere bambini di pelle scura o diversa da quella tipica europea”.
Come valuta questo provvedimento?

Qui c’è da fare una riflessione sul significato del decreto di idoneità. Deve rispondere al bisogno del bambino di essere adottato o della coppia a scegliere un minore da adottare? Se un provvedimento del Tribunale per i minorenni permette a una coppia di poter fare una scelta così netta può essere un problema. Il genitore, infatti, tende a fare una proiezione di sé nel bambino che vuole adottare, ma in questo modo non si tiene in considerazione l’interesse primario del bambino. Un minore si deve accogliere a prescindere dal colore della pelle.

In questo senso il decreto ci riporta ai tempi in cui il colore della  pelle non era culturalmente accettato..

La società siciliana si è evoluta, le discriminazione e le ingiustizie nei confronti delle persone immigrate fortunatamente non sono all’ordine del giorno. Esistono molte coppie miste di siciliani e stranieri, comunità di cittadini africani ben integrate nella società, tuttavia in alcune fasce della popolazione permane un sentimento di diffidenza nei confronti degli stranieri.

Se potesse dare un messaggio al Presidente del Tribunale che hanno emesso questa sentenza cosa direbbe?

Le sentenze fanno scuola. Hanno la funzione di orientare i comportamenti della società. Invece sentenze di questo tipo, a mio avviso, disorientano. Quella di Catania è una società multiculturale e multirazziale, ci sono molte scuole che hanno una forte presenza di studenti stranieri. Per questo non capisco la decisione del Tribunale di Catania di rendere idonea all’adozione una coppia di aspiranti genitori seppur non disponibile ad accogliere bambini dalla pelle scura.

Avete mai registrato episodi di razzismo nei vostri centri?

Come dicevo in alcune fasce della popolazione, soprattutto tra gli anziani, esistono ancora delle resistenze. Ci è capitato più volte che si rivolgessero a noi cittadini in cerca di collaboratori domestici non di colore. In questi casi abbiamo sempre cercato di far capire che il valore principale è l’onestà delle persone, non il colore della pelle.
Tuttavia non si può dire che Catania non sia una città aperta dove è forte il rispetto per il prossimo. Non esistono gruppi organizzati xenofobi, sono numerose le associazioni che tutelano gli interessi delle persone di colore sul territorio.