Adozioni internazionali alla Camera. Finocchiaro: “Al vaglio le irregolarità della precedente gestione della Cai”. Rondini (Lega Nord) “Come è stato possibile tollerare la tracotante arroganza di Della Monica?”

La vicepresidente Laura Laera sta verificando con scrupolo la sussistenza di eventuali irregolarità verificatesi durante la precedente gestione (della Commissione adozioni internazionali ndr), anche al fine di ripristinare nel rigoroso rispetto delle norme esistenti il corretto andamento della Commissione medesima nonché nel potenziarne l’attività”.

Questo è quanto ha detto il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, rispondendo a una interrogazione sulle iniziative volte a ristabilire il corretto funzionamento della Commissione per le adozioni internazionali che è stato oggetto oggi, 05 luglio, del question time dall’Aula di Montecitorio alle 15.

Il ministro Finocchiaro ha ripercorso le tappe della nomina della vicepresidente Laera (lo scorso 15 giugno) succeduta all’ex vicepresidente Silvia Della Monica il cui incarico è scaduto lo scorso 13 febbraio 2017. “(Della Monica ndr) su cui il Presidente del Consiglio (Paolo Gentiloni ndr) ha ritenuto di non procedere al suo rinnovo e ha mantenuto su di se la carica di Presidente della Cai

Il ministro Finocchiaro ha, inoltre, ribadito che “il presidente del consiglio d’accordo con la vicepresidente della Cai (Laera ndr) convocherà al più presto la Commissione”.

All’intervento del ministro Finocchiaro ha risposto Rondini (Lega Nord) che ha ricordato le sofferenze delle coppie che a causa della passata gestione della Cai “hanno visto spezzate e spazzate via le proprie speranze

Inoltre ha chiesto “come sia stato possibile tollerare la tracotante arroganza dell’ex vicepresidente Della Monica” a causa della quale i sogni di tanti bambini non si sono realizzati “bambini che se fossero arrivati in Italia avrebbero avuto oggi una famiglia”.

Il question time di oggi nasce dall’interrogazione di Rondini, Fedriga, Allasia, Attaguile, Borghesi, Bossi, Busin, Caparini, Castiello, Giancarlo Giorgetti, Grimoldi, Guidesi, Invernizzi, Molteni, Pagano, Picchi, Gianluca Pini, Saltamartini e Simonetti che riportiamo nella sua versione integrale.  “Dal 2011 al 2016 le adozioni internazionali sono diminuite del 50 per cento. Le responsabilità sono attribuibili anche ad un’incapacità nel delineare una linea politica condivisa tra il Governo e l’organo deputato, la Commissione per le adozioni internazionali. È noto, infatti, stando alle notizie riportate dagli organi di stampa, che ad esempio le autorità bielorusse hanno bloccato le adozioni per non aver ottenuto i dovuti riscontri da parte della Commissione per le adozioni internazionali e che ci sono centocinquanta famiglie italiane in attesa che la Commissione firmi l’elenco dei bambini bielorussi adottabili;

   è paradossale scoprire soltanto oggi, dopo la protesta delle famiglie che aveva trovato il proprio culmine in una manifestazione pubblica davanti alla Presidenza del Consiglio dei ministri, che il perpetrarsi dei ritardi nelle risposte alla e-mail ufficiali era dovuto al fatto che la dottoressa Della Monica, vice presidente della Commissione per le adozioni internazionali, destinataria delle missive, dall’agosto del 2016 non accedeva più alla propria casella di posta elettornica;

   inoltre è emerso, stando sempre alle informazioni riportate dai media, che la vice presidente Della Monica non ha mai convocato la Commissione nell’arco di tre anni di gestione sostanzialmente monocratica, rendendo di fatto molti degli atti sottoscritti inefficaci perché non ratificati dall’organismo collegiale;

   un atteggiamento così gravemente irresponsabile, se può essere ricollegato alla personale incapacità di ricoprire un ruolo di tale importanza è strettamente imputabile anche ad una cattiva gestione da parte del Governo su un tema di fondamentale importanza come quello delle adozioni internazionali che coinvolge migliaia di famiglie–:

   quali iniziative il Governo intenda adottare per far luce sui fatti esposti in premessa e come intenda in tempi rapidissimi ristabilire il buon andamento della Commissione per le adozioni internazionali, facendo sì che nessuna famiglia possa subire più tali disagi”.