Speciale inchiesta Espresso Congo

Adozioni internazionali. In 10 anni crollo del 73,5%. Marco Griffini (Ai.Bi.) “Finché Stati di origine e di accoglienza non considereranno prioritario il diritto di un bambino abbandonato alla famiglia, nulla cambierà”

Se le adozioni internazionali stentano a decollare il motivo è soprattutto ‘politico’ e ‘culturale’: “Finché gli Stati di origine e quelli di adozione non considereranno una priorità la necessità di dare una mamma a un bambino nulla cambierà“. Ne è convinto Marco Griffini, presidente di Ai.Bi., che intervistato dall’agenzia Agi, si dice fiducioso sulla ripresa delle attività della Commissione Adozioni Internazionali (Cai) dopo lo stop di tre anni. Riportiamo l’intervista nella sua versione integrale.

Roma. TAR del Lazio boccia la ‘tracotanza’ di Della Monica (ex vicepresidente CAI) : strada spianata per la vicepresidente Laera per il rilancio delle adozioni internazionali

L’ex vicepresidente Della Monica e alcune coppie hanno impugnato l’atto di nomina lamentandone illegittimità, il potenziale conflitto di interessi e il rischio che i controlli avviati possano saltare. I giudici non rilevano neppure uno dei presupposti. La vicenda sarà discussa nel merito ma Laera resta: “Il programma potrà continuare”. Parla di impegno collegiale: “Voglio riunire la Cai una volta al mese”. Sull’argomento scrive Il Fatto Quotidiano in un articolo a firma di Thomas Mackinson pubblicato il 16 settembre.

L’infanzia calpestata da Silvia Della Monica. Giovanardi: “Il sottosegretario Andrea Olivero mi rispose che in CAI era tutto regolare”

Sono sempre di più i giornali che prendendo spunto dalla riunione della Cai dello scr5oso 12 settembre, mettono in evidenza le irregolarità della passata gestione della Commissione nelle mani dell’ex vicepresidente Della Monica. Confermata la gestione anomala e oscura delle pratiche con gli enti, come aveva rivelato «La Verità» nei mesi scorsi. E su cui ritorna in un articolo a firma di Marco Guerra oggi, 15 settembre che riportiamo nella sua versione integrale.

Adozioni internazionali. Griffini (Ai.Bi) “Le famiglie stanno recuperando la fiducia persa: i telefoni tornano a squillare”

Marco Griffini, presidente di Ai.Bi, intervistato da Tempi.it si dichiara “positivamente sorpreso della decisione della vicepresidente Laera di esprimere in quel comunicato anche gli aspetti negativi della precedente amministrazione. È un ottimo segnale di trasparenza e di ritorno alla legalità che fa ben sperare per il futuro”.  I segnali positivi non mancano, soprattutto per le famiglie, racconta Griffini, che stanno recuperando la fiducia persa: dopo il crollo delle adozioni internazionali negli ultimi tre anni, “i telefoni stanno tornando a squillare, gli incontri informativi e i corsi formativi si stanno riempiendo”.

Adozioni internazionali. Prima riunione Cai. Di Biagio (Ap) “un faro in mezzo ad una pluriennale foschia”. Giovanardi (Idea) “resta rabbia per distruzione di un gioiello”

La prima riunione della Commissione Adozioni internazionali (Cai) dopo 3 anni di silenzio ha scatenato vari commenti sui social e sui media tanto da esponenti politici quanto da “gente comune” che sulla propria pelle ha subito e sofferto questi anni di inefficienze o meglio, come è stato detto proprio nel corso della riunione della CAI, di gravi irregolarità. E così sono in tanti a chiedere pulizia, un rilancio delle adozioni internazionali nel segno della trasparenza e dell’impegno. Dal senatore Aldo Di Biagio (Ap) al senatore Carlo Giovanardi (idea) ai commissari della stessa Cai

Adozioni. Griffini (Ai.Bi.)“Una verifica sugli enti? E’ ciò che attendiamo”

Si riattiva, dopo tre anni di silenzio, la “linea CAI”, attività di monitoraggio e analisi delle adozioni internazionali. Nonostante la richiesta di chiarezza sulle presunte irregolarità relative alla precedente gestione della Commissione Adozioni Internazionali da parte dell’ex magistrato Silvia Della Monica, i commenti delle associazioni, all’indomani della prima riunione, sono tutti positivi. Riportiamo integralmente l’intervista del quotidiano Avvenire a Marco Griffini, presidente dell’associazione Amici dei Bambini.

Marco Griffini (Ai.Bi): “La CAI torna a riunirsi: un segnale di speranza per migliaia di famiglie, ma anche esigenza di giustizia per le gravi irregolarità provocate dell’ex vicepresidente Della Monica”

La prima cosa che ci ha sorpreso favorevolmente è stato il nuovo “stile” inaugurato dalla vicepresidente della Cai (Commissione Adozioni internazionali ndr) Laura Laera: l’assoluta trasparenza dell’agire e del comportarsi. Mai prima di ora, infatti, era stato pubblicato (e in tempo reale!) un comunicato stampa riportante i contenuti degli argomenti trattati nel corso della riunione della stessa Commissione. Questo è veramente un buon inizio: avevamo veramente bisogno di un radicale cambiamento di aria dopo gli anni oscurantisti”. A parlare è Marco Griffini, Presidente di Ai.Bi, Amici dei Bambini che “saluta” così positivamente la ripresa dei lavori della CAI.

Adozioni internazionali. All’ indomani dello scandalo Della Monica, parla Laura Laera (vicepresidente CAI ) “Stiamo lavorando per ripristinare la collegialità”

Antonello Cherchi, giornalista de Il Sole 24 Ore intervista la nuova vicepresidente della Cai, Laura Laera che fa il punto della situazione e individua le priorità per il ripristino di una corretta gestione della Commissione  nell’ottica di un rilancio delle adozioni internazionali.

Adozioni internazionali. Gentiloni convocherà la CAI. Ministro Finocchiaro “Sarà sua cura provvedere alla convocazione della Commissione stessa, d’intesa con la vicepresidente Laera”

Ieri, 05 luglio, alla Camera l’intervento di Anna Finocchiaro durante il Question Time: “il vicepresidente della CAI sta verificando con scrupolo la sussistenza di eventuali irregolarità verificatesi durante la precedente gestione”. Sull’argomento scrive Sara De Carli, sul sito di Vita: articolo che riportiamo integralmente.

Adozioni internazionali alla Camera. Finocchiaro: “Al vaglio le irregolarità della precedente gestione della Cai”. Rondini (Lega Nord) “Come è stato possibile tollerare la tracotante arroganza di Della Monica?”

“La vicepresidente Laura Laera sta verificando le eventuali irregolarità verificatesi durante la precedente gestione al fine di ripristinare nel rigoroso rispetto delle norme esistenti il corretto andamento della Commissione medesima nonché nel potenziarne l’attività”. Rondini ha ricordato le sofferenze delle coppie che a causa della passata gestione della Cai “hanno visto spezzate e spazzate via le proprie speranze”.

Il marchio di Della Monica sulle Adozioni internazionali. “Adozione in ballo da 10 anni per una carta non firmata dalla Cai”

“Sono passati ormai dieci anni da quando abbiamo presentato domanda di adozione eppure, per una carta mai firmata dalla Cai, non abbiamo mai potuto far arrivare nostro figlio in Italia”. A parlare è una mamma ghanese, cittadina italiana, Helen Naa Neewhang. La storia è raccontata da “Il Resto del Carlino” di Modena che riprendiamo nella sua versione integrale.

 

“La CAI c’est moi!” Perché lo #ScandaloDellaMonica era già annunciato? Quale la responsabilità di Renzi?

Grazie alle provvidenziali rivelazioni de “Il Fatto Quotidiano“, pubblicato lo scorso 15 giugno, stiamo assistendo allo svelamento del più grande scandalo che ha colpito il mondo del non profit italiano. Ma una domanda resta ed è inquietante:  perché il governo pur sapendo – infatti le carte risalgono alla fine del 2014 – e pur potendo intervenire per mettere fine a questo scempio non lo ha fatto?

#ScandaloDellaMonica: Corriere Nazionale. Adozioni internazionali: Della Monica finalmente out, ora serve trasparenza

La posizione dell’ex vice presidente della commissione adozioni internazionali, Silvia Della Monica, si fa a dir poco complicata e non si fa attendere l’interrogazione del deputato pugliese Scagliusi (M5S): “Della Monica deve delle spiegazioni alle famiglie sui suoi mancati controlli”. “Chiederò un incontro a breve alla nuova vice presidente, Laura Laera, perché “finalmente si possa cominciare a lavorare seriamente, ridando dignità al mondo delle adozioni internazionali. Bisogna ripartire tenendo ben presente che la priorità sono i bambini e le famiglie. Nessun altro”.

#ScandaloDellaMonica: La Verità. Silenzi, accuse e adozioni a rilento. Il Pd ha umiliato centinaia di famiglie

In 36 mesi di attività solo una riunione, clamoroso incidente sulle mail dei genitori, sospetti di favori a enti «fedéli» e, per finire, i dati della crisi delle adozioni internazionale negli ultimi 5 anni. Ecco l’eredita dei nuovi vertici dell’importante commissione di Palazzo Chigi, Laura Laera, dopo tre anni di gestione di Silvia Della Monica, la senatrice del Pd che ha guidato la Commissione su nomina del governo Renzi nel febbraio 2014. Investire sulla famiglia significa anche invertire questa rotta.

#ScandaloDellaMonica: Vita. La ripartenza in salita della Commissione Adozioni (Cai)

Diversi articoli nei giorni scorsi hanno rivelato come la ex presidente della Commissione Adozioni Internazionali sia stata intercettata mentre fa sparire nella spazzatura documenti importanti relativi al caso Airone. Due le interrogazioni parlamentari già depositate a riguardo. Riportiamo la versione integrale dell’articolo di Vita a firma di Sara De Carli.

Adozioni internazionali. Interrogazione parlamentare Di Biagio (Ap) “Dopo gestione Della Monica urge riforma del comparto delle adozioni internazionali attualmente scenario di abbandono istituzionale”.

Alla luce delle rivelazioni de Il Fatto Quotidiano, pubblicato lo scorso 15 giugno sulle anomalie della gestione Cai dell’ex vicepresidente Della Monica, il senatore Aldo Di Biagio (Ap) presenta un’interrogazione al Presidente del Consiglio dei Ministri in cui chiede chiarimenti e pone l’urgenza di una riforma del settore lasciato in uno stato di abbandono negli ultimi 3 anni.

Nuove rivelazioni su ‘scandalo Silvia Della Monica’. Dalla “richiesta risarcimento danni allo stato da parte di Airone “ai viaggi su e giù da Roma di Enzo B”

Nelle oltre 8mila pagine dell’inchiesta della procura di Savona sulla presunta truffa delle adozioni in Kirghizistan, viene fuori la gestione poco trasparente della Cai. L’ex presidente Silvia Della Monica intercettata mentre fa sparire nella spazzatura alcuni documenti. Riportiamo la versione integrale dell’articolo pubblicato oggi, 27 giugno, a Linkiesta a firma di Lidia Baratta.

Adozioni internazionali. La rabbia delle famiglie contro Silvia Della Monica (ex vicepresidente CAI): “Vicenda in cui arroganza, potere, indifferenza e stupidità si sono coalizzate ”

All’indomani della notifica pubblicata sul sito della CAI (Commissione Adozioni internazionali) in cui la neo insediata vicepresidente Laera comunica di aver svuotato la posta rimasta ferma (e mai letta) dall’ex vicepresidente Della Monica per quasi un anno, si scatena la rabbia di genitori e coppie in attesa. Come quella che riportiamo integralmente pubblicata sul sito de La Valle dei Templi.

Finita la farsa di Della Monica in CAI. Le famiglie scrivevano e nessuno rispondeva: la responsabile non ha guardato la posta ufficiale per 10 mesi

La pubblica amministrazione dovrebbe rispondere entro 60 giorni. La Commissione Adozioni non rispondeva da 316. Motivo? L’indirizzo di posta ufficiale era nelle sole mani della vicepresidente Silvia Della Monica che dal 10 agosto 2016, per 10 mesi, non si è curata di darne lettura fino a intasare la casella di posta. L’ex magistrato evita anche il passaggio di consegne, mettendo a rischio di decadenza gli atti che devono essere ratificati. E negli uffici CAI è partita la corsa contro il tempo. Riportiamo in versione integrale l’articolo pubblicato dam Il fatto Quotidiano ieri, 22 giugno.

legge sul diritto dopo l'adozione a scoprire le origini, il no di una figlia adottiva ad Avvenire

Avvenire: adozioni internazionali, nuovo corso ma problemi di sempre. Sul tavolo della neovicepresidente Laera l’elenco delle emergenze dopo la lunga stasi

Mentre una certa politica continua a sostenere l’urgenza di una riforma delle adozioni allargata alle unioni omogenitoriali, sul tavolo della neo vicepresidente della Commissione adozioni internazionali, Laura Laera,  i problemi reali di un pianeta in profonda crisi, quello delle adozioni internazionali. Iter più brevi,aiuti alle famiglie, numero degli enti, istituzione di una nuova Agenzia tra le questioni che dovrà affrontare la responsabile della Cai,da pochi giorni al vertice. Riportiamo l’articolo pubblicato dall’AVVENIRE, a firma di Luciano Moia.

CAI, tre anni di paralisi e misteri. Dall’affare Congo alle denunce contro AiBi finite nel nulla.

Dopo l’inchiesta de Il Fatto Quotidiano su “I tre anni di ombre, veleni e conflitti politico-giudiziari continuano le uscite stampa sulla vicenda Silvia della Monica e mala gestione CAI. E’ la volta di AVVENIRE con l’intervista ad una famiglia adottiva che svela altri inquietanti retroscena di tre anni di paralisi e misteri. Agghiaccianti le ricostruzioni degli interrogatori, ricostruiti dall’ex procuratore capo Francantonio Granerò.

Riportiamo l’articolo di Viviana Dalosio.

Non erano “ladri di bambini”. Della Monica e il vero “scandalo” delle adozioni internazionali

La presidente e vicepresidente Cai voleva “creare un sistema parallelo all’albo degli enti autorizzati per le adozioni internazionali“.  Così Marco Griffini, presidente di Ai.Bi., commenta a Tempi.it l’articolo recente de Il Fatto Quotidiano che ha svelato “i tre anni di ombre, veleni e conflitti politico-giudiziari” dell’ex magistrato e senatrice Pd, fino a pochi giorni fa a capo della Commissione adozioni internazionali (Cai). Riportiamo l’intervista rilasciata dal presidente di Ai.Bi. Marco Griffini a Francesca Parodi, giornalista di Tempi.it

Adozioni internazionali. ‘Il Fatto Quotidiano’ svela l’ assurdo piano di Silvia Della Monica: creare un sistema parallelo di enti autorizzati fedelissimi, togliendo di mezzo gli ostacoli ad iniziare da Ai.Bi.

Impressionanti le parole dell’ ex procuratore capo di Savona Francantonio Granero riportate nell’articolo de Il Fatto Quotidiano pubblicato il 15 giugno. Uno scenario drammatico di come sia stata “gestita” la CAI in questi ultimi tre anni e che danno anche una risposta ben precisa all’ obiettivo che si era posta Silvia Della Monica: creare un sistema parallelo all’ albo degli enti autorizzati. Togliendo di mezzo gli ostacoli posti sul suo cammino , ad iniziare da ’ Ai.Bi. facendo scoppiare uno scandalo ad hoc

 

Adozioni internazionali, scoppia lo scandalo Della Monica: la copertura politica, i fascicoli nel cassonetto, l’attacco ad Ai.Bi.

Il comportamento di Della Monica tutt’altro che lineare diventa un caso politico,. Roccella (Idea) e Gasparri (Fi) chiamano in causa il PD e chiedono spiegazioni su come e perché non siano stati presi provvedimenti contro l’ex vicepresidente della Cai. Riportiamo l’articolo pubblicato su Tempi.it

 

Intervista al senatore Carlo Giovanardi (Idea). “Le adozioni crollano ma il Pd ha difeso fino all’ultimo Silvia Della Monica”

Sullo “scandalo” Della Monica, il senatore di Idea Carlo Giovanardi viene intervistato da Carlo Mascio, giornalista de L’occidentale. Vengono messe in risalto le anomalie della nomina dell’ex presidente e vicepresidente Della Monica e il suo “modus operandi” ai limiti del lecito mandando in tilt il settore delle adozioni internazionali da 3 anni in crollo vertiginoso.

Adozioni Internazionali. Il Fatto Quotidiano. S’insedia Laura Laera e saltano fuori i retroscena di 3 anni di ombre, veleni e conflitti.

Adozioni, il lato oscuro dello Stato: cambio al vertice dopo tre anni di ombre, veleni e conflitti politico-giudiziari” è così che oggi titola Il Fatto Quotidiano. A neanche un’ora dall’insediamento di Laura Laera a vicepresidente della Commissione Adozioni Internazionali e l’uscita di scena di Silvia della Monica saltano fuori i retroscena degli ultimi 3 anni di una gestione “al limite del lecito”.

Riportiamo integralmente l’articolo de Il Fatto Quotidiano.

Repubblica Democratica del Congo: l’adottabilità prescinde dall’esistenza di una famiglia. La procedura adottiva di ogni coppia Ai.Bi è stata verificata e approvata dalla Corte Suprema di Giustizia e dall’apposita Commissione Interministeriale congolese

La procedura adottiva di ogni coppia Ai.Bi è stata verificata e approvata dalla Corte Suprema di Giustizia e dalla apposita Commissione Interministeriale congolese.

Le lettere del Presidente del Tribunale per i Minorenni e del Procuratore della Repubblica di Goma al giornalista Fabrizio Gatti e al direttore de “l’Espresso”

Riportiamo la versione integrale, in lingua francese, della lettera scritta dal Presidente del Tribunale per i Minorenni di Goma, Charles Wilfrid Sumaili Kanyongolo, in data 13 agosto 2016, al giornalista de “l’Espresso” Fabrizio Gatti. Questa la relativa traduzione in italiano.   Riportiamo anche la versione integrale, in lingua francese, della lettera […]

Adozioni RDC. La Magistratura della Repubblica Democratica del Congo autorizza la pubblicazione integrale delle lettere che smentiscono le assurde accuse

Di fronte alle infamanti accuse, assolutamente non corrispondenti al vero, rivolte da un giornalista de “l’Espresso” nei suoi articoli pubblicati sui numeri del 6 e del 15 luglio, la Magistratura della Repubblica Democratica del Congo ha prontamente reagito, inviando due lettere allo stesso Gatti e al direttore del settimanale.

Se una campagna diffamatoria colpisce una Ong, i danni subiti dai beneficiari, che nulla hanno a che vedere con il fatto narrato, sono enormi: ecco perché “l’Espresso” deve pagare 20 milioni ad Ai.Bi.

Il 17 novembre scorso, il giornale online “OSSIGENO per l’informazione” ha pubblicato un articolo sul caso Ai.Bi./L’Espresso, criticando la cifra richiesta dall’Associazione per il risarcimento dei danni da diffamazione subiti, affermando che somme così elevate non sono mai liquidate dai tribunali italiani e lamentando i danni che le cause giudiziarie con richieste di questa entità producono alle testate giornalistiche.

Adozioni internazionali. A beneficio dei giornalisti disinformati, ecco come le autorità della Repubblica Democratica del Congo e dell’Italia hanno seguito e verificato le procedure adottive delle coppie italiane

In questi giorni qualche blog è ritornato sulla vicenda delle adozioni internazionali nel Paese africano, protagoniste di un blocco iniziato il 25 settembre 2013 per decisione della locale Direzione Generale della Migrazione (Dgm) e conclusosi solo a fine 2015, quando un’apposita Commissione Interministeriale, incaricata di riesaminare tutti i casi pendenti, dopo aver terminato il proprio lavoro di verifica, ha dato il via libera per la concessione dei permessi di uscita dal Paese  da parte della Dgm per i minori adottati da famiglie straniere.

Ai.Bi chiede 20 milioni di euro di danni per la campagna diffamatoria de L’Espresso. Griffini: “Con questi soldi creeremo un fondo a sostegno delle adozioni internazionali e dei bambini abbandonati”

Un fondo per rilanciare le adozioni internazionali, a sostegno dei bambini abbandonati e delle famiglie in difficoltà economica  desiderose di coronare il loro sogno di accoglienza.Questa la prossima sfida che Ai.Bi, Amici dei Bambini vuole vincere e realizzare al più presto.

Procuratore della Repubblica di Goma: “I presunti assalti ai consulenti CAI incaricati di trasferire i bambini sono una totale invenzione: questi fatti non sono mai esistiti!”

Vengono fermati da un gruppo di uomini sconosciuti – dice Gatti – che vogliono rapire i due bambini. L’attacco viene respinto perché gli accompagnatori riescono con un po’ di fortuna a fuggire e ritornare nel villaggio”.  Costoro, infine, avrebbero poi chiesto che il trasferimento avvenisse con l’ “appoggio di una scorta”.  Una versione dei fatti che il Procuratore della Repubblica di Goma, Daniel Saleh Katamea nella  lettera del 30 agosto 2016 definisce “inventata, falsa e non reale”.

Il caso Tulinabo. Il Procuratore della Repubblica di Goma: “Impugno come false le dichiarazioni menzognere di Gatti veicolate a difesa di imputati perseguiti penalmente davanti alla Procura”

A smentire il fatto che Raymond Tulinabo sia stato arrestato e torturato nella prigione di Goma, secondo quanto scritto invece dal giornalista Fabrizio Gatti nella sua inchiesta pubblicata a luglio 2016 sul settimanale “L’Espresso”, non è solo il Presidente del Tribunale per i Minorenni della città congolese Charles Wilfrid Sumaili Kanyongolo, la cui posizione è stata presentata nell’articolo pubblicato da Aibinews il 25 ottobre.

Il Presidente del Tribunale per i Minorenni di Goma: “Tulinabo non è mai stato incarcerato. Invito Gatti a verificare la registrazione del suo famoso prigioniero nei registri della prigione di Goma”

Uno dei passaggi più assurdi dell’inchiesta-bufala di Fabrizio Gatti pubblicata sul settimanale “L’Espresso” nel luglio 2016 è la vicenda che avrebbe visto protagonista Raymond Tulinabo. Costui è il rappresentante dell’organizzazione congolese Mulirano pour combatre la pauvrete au Congo (Mucopc) a cui era stata affidata la tutela, tra gli altri, di 4 minori con sentenze di adozione già emesse a favore di altrettante famiglie italiane seguite, per le procedure adottive, da Amici dei Bambini e temporaneamente assistiti attraverso una rete di famiglie locali facenti capo a Mucopc.

Di Biagio: perché Silvia Della Monica non ha citato la versione dei fatti delle autorità congolesi?

Il senatore Aldo Di Biagio ha presentato mercoledì 19 ottobre una interpellanza parlamentare rivolta al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri Boschi e Gentiloni sulle dichiarazioni fatte dalla vicepresidente della Commissione Adozioni Internazionali Silvia Della Monica nella sua audizione in Commissione Giustizia della Camera.

Presidente Tribunale Minori di Goma: “I bambini sono stati trasferiti quando Silvia Della Monica ha compreso che non doveva più continuare a calpestare impunemente le leggi della Repubblica”

Il Presidente del Tribunale dei Minori di Goma, nel menzionare comportamenti apertamente illeciti adottati dalla CAI in territorio congolese evidenzia il fatto che in un secondo momento ‘a partire dal maggio 2016’ la Commissione abbia deciso di ‘ritornare alla legalità’ intraprendendo i percorsi previsti dalla normativa vigente e in particolare il confronto con le autorità competenti sul territorio (…), che ha consentito al Tribunale di procedere sbloccando alcune pratiche adottive e consentendo ai minori adottati di venire in Italia”.

Adozioni internazionali. Scagliusi (M5S) “perché il Ministro Boschi (presidente della Cai) non fa nulla per smuovere la Commissione dall’immobilismo di Della Monica?”

Perché la Ministra delle Riforme e dei Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, presidente della CAI non ha ancora convocato la Commissione adozioni internazionali come dichiarato in audizione alla Camera dei deputati? ” Il deputato M5S Emanuele Scagliusi ha presentato sull’argomento un’interrogazione alla Camera.

Ladri di bambini: la #bufalaespresso” numero 5. Il Procuratore della Repubblica di Goma: “Le menzogne di Gatti veicolate a difesa di imputati perseguiti penalmente dalla Procura”

Di fronte all’ assurdo clima di caccia alla strega scatenato da Silvia Della Monica, vicepresidente della CAI (Commissione Adozioni Internazionali) con la colpevole complicità di Fabrizio Gatti, autore di articoli cartacei e blog sul sito de L’Espresso oltre che con vari commenti sui social, riportando fatti e vicende per nulla rispondenti al vero, Ai.Bi ritiene opportuno e assolutamente impellente che il Parlamento sia tenuto costantemente informato con una newsletter ad hoc.

Adozioni internazionali. Di Biagio (Ap) “L’avvaloramento dell’inchiesta de L’espresso da parte di Della Monica (vicepresidente Cai) è un passaggio incauto che rischia di causare un inutile quanto dannoso caso diplomatico con il Congo”

L’avvaloramento dell’indagine de L’Espresso in una sede istituzionale quale la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati e da parte di una figura di rilievo quale la Vice Presidente della CAI, Silvia Della Monica, “rappresenta un passaggio quantomeno incauto e carico di significato, che rischia di suscitare un inutile quanto dannoso caso diplomatico”.

Traffico di minori. La denuncia della Magistratura Rdc: “In spregio alla legge, suor Bénédicte ha trasformato Goma in un luogo di reclutamento dei minori per riempire il suo centro a Kinshasa”. Ma per Della Monica sono solo fatti “inesistenti”

“Trasferimento illegale di 22 orfani di Stato da Goma a Kinshasa per ragioni non chiare, sottraendoli così alla giurisdizione naturale del Tribunale per i Minorenni di Goma; citazione di un orfanotrofio fittizio, denominato AMAMAATU, a Goma, dove lei avrebbe  ospitato detti minori…

I bambini abbandonati non valgono niente. Renzi mette la parola fine all’adozione internazionale? Zero euro in legge di Stabilità, Cai paralizzata e Ministra Boschi inesistente

Due giorni fa, il 15 ottobre, la Ministra con delega alle Pari Opportunità, Maria Elena Boschi,  ha twittato “Per le pari opportunità 60 milioni in bilancio. Contro la tratta di esseri umani, contro la violenza sulle donne #passodopopasso”. Oggi, 17 ottobre, il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, con delega alla Famiglia, Enrico Costa, le fa eco dichiarando “Per la prima volta la legge di bilancio comprende un capo specifico dedicato alla famiglia: le risorse stanziate ammontano a 600 milioni di euro”.

Adozioni internazionali. Tutte le menzogne della Vicepresidente Silvia Della Monica: dai fatti inventati da L’Espresso al conflitto tra la Cai e le autorità congolesi

Silvia Della Monica, vicepresidente (ed ex presidente) della Commissione Adozioni Internazionali (CAI)  mercoledì 12 ottobre con il suo intervento in commissione Giustizia della Camera dei Deputati ha concluso le audizioni per l’indagine conoscitiva sullo stato di attuazione delle disposizioni legislative  in materia di adozione e affido. Un intervento colmo di inesattezze, paradossi e falsità. Ecco una prima sintesi.

Il Presidente del Tribunale per i Minorenni di Goma: “Silvia Della Monica ha spinto i suoi collaboratori in Congo a violare le leggi della Repubblica”. Il conflitto tra la Cai e le Autorità Congolesi

Uno dei punti più assurdi di quanto affermato dalla vicepresidente (ed ex presidente) della Commissione per le adozioni internazionali (CAI), nel corso della sua audizione di mercoledì 12 ottobre in Commissione Giustizia della Camera, è quello relativo ai bambini congolesi che sarebbero stati “trattenuti illecitamente”.  È curioso notare, innanzitutto, come tali espressioni, usate dalla vicepresidente Cai in audizione, siano praticamente le stesse scritte dal giornalista Fabrizio Gatti nei suoi articoli su “L’Espresso” pubblicata a luglio 2016.

Griffini (Ai.Bi.) chiede audizione in Commissione Giustizia: “Contro Ai.Bi. dichiarazioni gravemente lesive smentite nettamente dalla magistratura del Congo”

All’indomani dell’audizione della vicepresidente (ed ex Presidente) della Commissione Adozioni Internazionali Silvia Della Monica, resa mercoledì 12 ottobre, il Presidente di Amici dei Bambini Marco Griffini ha inviato alla Presidente della Commissione Giustizia della Camera, l’onorevole Donatella Ferranti, la richiesta di poter essere audito nell’ambito della medesima indagine conoscitiva in materia di adozioni.

Il Procuratore della Repubblica di Goma: “I fatti descritti da Gatti non sono mai esistiti!”. Perché Silvia Della Monica non ha detto la verità alla Camera?

Le audizioni per l’indagine conoscitiva sullo stato di attuazione delle disposizioni legislative  in materia di adozione e affido, che si sono tenute in commissione Giustizia della Camera dei Deputati, si sono concluse mercoledì 12 ottobre con l’intervento di Silvia Della Monica, vicepresidente (ed ex presidente) della Commissione Adozioni Internazionali (Cai).

La notte delle adozioni

Un’inchiesta giornalistica sconvolge un mondo che già era in crisi. Svelandone il lato oscuro. Riportiamo l’articolo pubblicato da La vita del popolo.it di Francesca Gagno. “Vi spieghiamo le falle del sistema, che cosa non funziona e perché questa resta una scelta generosa e da incoraggiare”.

Perché è stata lanciata la campagna diffamatoria de L’ Espresso contro Ai.Bi.? Il presunto ruolo di Silvia Della Monica

Come anticipato nell’articolo di ieri (19 luglio) Ai.Bi., Amici dei Bambini ha presentato querela penale per il reato di diffamazione contro la campagna portata avanti da L’Espresso con la pubblicazione (venerdì 8 luglio 2016 a firma di Fabrizio Gatti) dell’inchiesta “Congo, italiani ladri di bambini”.

I falsi di Fabrizio Gatti: presentata la prima querela contro la campagna diffamatoria de L’Espresso su Ai.Bi

Ai.Bi., Amici dei Bambini ha presentato querela penale per il reato di diffamazione contro la campagna portata avanti da L’Espresso con la pubblicazione (venerdì 8 luglio 2016 a firma di Fabrizio Gatti) dell’inchiesta dal titolo “Non liberate quei piccoli” all’interno del numero con copertina “Congo, italiani ladri di bambini”. Una querela di ben 91 pagine con 56 documenti allegati per dimostrare che le 11 pagine de L’Espresso sono “un coacervo di menzogne– si legge nella querela –  costruito sulla scientemente falsa costruzione di vicende in realtà svoltesi con modalità ben differenti da quelle indicate”.

Fabrizio Gatti, un giornalista in affannosa e continua ricerca di “talpe” interne ad Ai.Bi. : peccato trovi sempre quelle sbagliate

“Se tanto mi dà tanto…” viene subito da pensare leggendo le prime righe del box “E l’ex sondaggista cambia versione” scritto da Fabrizio Gatti all’interno del servizio “Tutte le bugie dei ladri di bambini” pubblicato da L’Espresso venerdì 15 luglio. Già…perché fin dalle prime parole del riquadro si capisce che Gatti non fa affidamento su fonti di primo livello e attendibili nel momento in cui sbaglia nel riportare anche le più “innocenti” informazioni

Negato il diritto di replica al Comitato Genitori Rdc: “Fabrizio Gatti, quanto costa ammettere un errore?”

Sulla base dell’articolo pubblicato venerdì 8 luglio su “L’Espresso”, a firma del giornalista Fabrizio Gatti, il Comitato Genitori RDC protesta perché gli è stato negato il diritto di replica. Come si legge, infatti, sul sito del Comitato si racconta che nonostante abbia  varie volte cercato un contatto con il giornalista de L’Espresso per puntualizzare e chiarire le inesattezze contenute nell’articolo dell’8 luglio, e quindi esercitare il proprio diritto di replica, ciò non gli è stato concesso. Anzi di tutta risposta hanno ricevuto un’email “al vetriolo”.

Come è scoppiata questa guerra nelle adozioni internazionali? Sotto accusa l’incapacità di Silvia Della Monica a gestire la crisi del Congo

Dove è cominciata questa “guerra” che sta lacerando il mondo dell’adozione internazionale in Italia? Andando a ricostruire il recente passato la risposta appare quanto mai chiara: dalla pessima gestione della crisi relativa alle adozioni nella Repubblica Democratica del Congo da parte di Silvia Della Monica, vicepresidente della Commissione Adozioni Internazionali.

La verità sui bambini di Goma. Le minacce degli incaricati della CAI alla direttrice dell’Istituto FED “Se un bambino dovesse morire, chi ne risponderebbe?”

Da qualche mese (da dicembre ad oggi) il mio Centro che ospita numerosi bambini orfani e in condizioni di vulnerabilità è oggetto di continui turbamenti arrecati dal sig. Arnold Kahemebe, che si presenta come avvocato insieme al sig. Charles Bashige che lo accompagna e che si presenta come rappresentante dell’organizzazione A.MA.A.MATU o de I Cinque Pani. 

La verità sulla vicenda dei bambini di Goma. Il Tribunale: “La CAI deve astenersi dal violare le leggi del Congo. Fare pressione sugli orfanotrofi di Goma per indurli a violare le leggi e i regolamenti della Repubblica si fregia del disprezzo della sua sovranità”

A seguito dell’articolo pubblicato venerdì 8 luglio 2016 da L’Espresso a firma di Fabrizio Gatti dal titolo “Non liberate quei piccoli” all’interno del numero con copertina ove si legge “Congo, italiani ladri di bambini”, Ai.Bi. Amici dei Bambini respinge al mittente l’accusa di nascondere la verità.

Dieci (prime) domande alla dr.ssa Silvia Della Monica in merito all’articolo de L’Espresso

In merito all’inchiesta “Ladri di bambini” pubblicata da L’Espresso a firma di Fabrizio Gatti, a nostro avviso gravemente compromessa da numerosissime inesattezze  (se non di inesattezze ma di vere e proprie calunnie si tratta, lo decideranno i giudici chiamati a valutare la querela che Ai.Bi. sta presentando), abbiamo dieci (prime) domande da porre alla dr.ssa Della Monica.

La Goccia Onlus “Cosa c’è dietro questo arroccamento di potere che non consente ad enti come Ai.Bi. di generare ponti tra il ‘mondo’ dei figli e quello della genitorialità inespressa di chi adotta?”

E’ un flusso continuo quello delle attestazioni di solidarietà e di esortazioni ad andare avanti, quelle che arrivano in questi giorni ad Ai.Bi, sottoforma di telefonate ed email. Come quella dell’associazione La Goccia Onlus che riportiamo in versione integrale.

Di Biagio (Ap): “L’Espresso e le adozioni: chi sta dietro a questo estremo tentativo di gettare fango su persone e associazioni?

Destano forti perplessità le pesanti accuse prive di fondamento indirizzate dall’Espresso nei giorni scorsi verso referenti del mondo dell’adozione internazionale e verso parlamentari quali il sottoscritto, che si sarebbero lasciati coinvolgere in un maxidelirio collettivo col solo scopo di difendere indifendibili – secondo le fosche tinte del settimanale – operatori del settore adozioni internazionali.

Adozioni in Congo, un presunto “scoop” e molte domande

Un presunto “scoop” dell’Espresso su un traffico internazionale di bambini apre un nuovo caso sul fronte delle adozioni internazionali. Nel mirino c’0è il maggiore ente adottivo italiano, Ai.Bi. Ma secca è la replica dell’associazioni: “Si tratta di una bufala”. Nel numero del settimanale da oggi in edicola, sono presenti le accuse rivolte dall’inchiesta del giornalista Fabrizio Gatti, che non cita le carte di un’inchiesta penale ma gli stessi report che Ai.Bi. ha inviato in questi anni alla Cai come prescritto dalla legge.

Comitato Genitori Rdc: “Noi pedine di nessuno”

Non siamo le pedine di nessuno, questo deve essere chiaro a tutti! Questo per fugare ogni dubbio in chi, leggendo l’inchiesta pubblicata oggi da L’Espresso potesse essersi fatto un’idea sbagliata su un gruppo di genitori, rimasti vittime di un blocco delle adozioni in Repubblica Democratica del Congo e che, per questo, hanno sofferto ma anche lottato con dignità per poter abbracciare i loro figli nella massima trasparenza e correttezza dell’iter adottivo.

Chi copre chi? La bufala annunciata da L’Espresso

L’Espresso annuncia sui propri canali informativi, tramite una anticipazione video, che domani 8 luglio sarà pubblicato un numero del settimanale contenente un servizio giornalistico dal titolo “Ladri di bambini”, con relativa copertina, a firma di Fabrizio Gatti. Il giornalista riferisce di una inchiesta secondo cui ci sarebbero stati dei bambini resi adottabili per famiglie italiane nonostante avessero una loro famiglia in Congo.