Adozioni internazionali. Cina “Il mio cuore ha gli occhi a mandorla” : una maglietta speciale per la Festa della Mamma

Il mio cuore ha gli occhi a mandorla”: una frase che si legge sui volti di Mara, Mirco e Marco prima ancora che sulle magliette stampate in occasione della festa della mamma e del primo anniversario di famiglia. “E’ una frase che avevo pensato io – racconta Mirco – e da quando c’è Marco abbiamo una sensazione, una specie di predisposizione diversa verso gli occhi a mandorla in genere”.

Un anno di adozione e il piccolo Marco, incontrato l’8 maggio scorso, “è esploso”, a detta dei genitori. “E’ cresciuto, ha lasciato la sua timidezza per esplodere in vivacità – ricordano Mara e Mirco di Mestre per #iosonoundono -: si lancia in qualsiasi nuova esperienza e si butta nelle situazioni senza paura. Mangia tutto, perfino il gorgonzola! Parla ancora poco ma si esprime bene, si fa capire da tutti”.

Marco, che lunedì 15 maggio compirà 3 anni, è arrivato da Xi’An circondato da amore e felicità. Era stato segnalato un ritardo psicomotorio, all’inizio parso trascurabile; dopo successivi controlli era emerso che in passato – forse per una caduta o una sofferenza alla nascita – aveva sofferto di una lievi emiparesi al lato destro del corpo.

I medici hanno fatto delle ipotesi sulle cause di questa emiparesi – dicono i genitori – : in più il bambino già da solo aveva recuperato moltissimo stando con noi”. Superate le iniziali preoccupazioni, Mara e Mirco sono stati guidati dai medici in un percorso di terapie e indicazioni che hanno già fatto fare molti passi avanti a loro figlio. Dopo l’ iniziale e la naturale preoccupazione “oggi siamo più sereni e l’esempio di come Marco sta affrontando tutto è per noi di esempio: ci insegna ad aver meno paura del futuro”.

Marco e la mamma hanno un rapporto molto stretto e intenso, ma anche papà adesso sta recuperando ‘punti’. “Io sono l’intruso e loro gli inseparabili! – dice Mirco ridendo – L’attaccamento tra Marco e la mamma è fortissimo anche se di recente nostro figlio ha iniziato a cercare le coccole del papà”.

Il bambino ha ormai consolidato, in generale, il rapporto con entrambi i genitori ma al tempo stesso si è aperto alla famiglia allargata, agli amici alle relazioni in genere. Con i nonni e la cuginetta Marco manifesta poi un affetto speciale.

Al mattino porto Marco all’asilo dove si trova benissimo – racconta Mara – : quando vado a prenderlo alle 4 possiamo giocare insieme o fare alcune delle attività che ci hanno consigliato, nuoto e psicomotricità”. La mamma è consapevole che in questo anno Marco ha “lavorato” tantissimo e quindi il linguaggio sarà probabilmente un traguardo successivo.

E’ vero che non sono tutte rose e fiori, a volte sembra di non fare passi avanti o addirittura di arretrare, un po’ come un’altalena  – dice Mirco – : l’aspetto positivo è che Marco vede tutto come un gioco quindi non abbiamo faticato molto nel proporgli attività nuove che servissero al suo recupero”.

Oggi Marco si arrampica ovunque: “E’ spericolato! – dicono Mara e Mirco – Adesso sta cominciando ad andare in monopattino. Se si blocca lo fa perché osserva la situazione a fondo, poi agisce quando ha studiato tutte le possibilità. Insomma, lui è fantastico e noi siamo molto felici”.