Adozioni internazionali. Cina. Famiglia Baraccani : “Quando vai all’incontro di abbinamento accade che…quello è tuo figlio e arrivi al settimo cielo: da qui può capitare tutto !”

finalmente-noi-1La Cina era già il paese dei loro desideri e il bambino sognato di Arianna e Stefano era con gli occhi a mandorla. “Non sappiamo perché ma è sempre stato così – dicono i Baraccani di Bologna che raccontano la loro esperienza di adozione per #iosonoundono – : siamo stati felicissimi quindi di essere diventati i genitori di Alessio Hu”.

Rientrati da Xi’An nell’ottobre di due anni fa, quando Alessio aveva poco più di due anni, Arianna e Stefano sono in procinto di partire per le vacanze con loro figlio che adora il mare. “Alessio ama viaggiare e conoscere posti nuovi – raccontano -: siamo già andati in crociera e fino a Santo Domingo, non ha avuto paura a riprendere l’aereo o a affrontare lunghi viaggi”.

La fiducia in mamma e papà per Alessio Hu è stata immediata, fin dal primo incontro a Xi’An. “È arrivato verso di noi sicuro, camminando da solo e senza voltarsi indietro a guardare la tata che lo aveva appena salutato – ricorda Stefano – : tra l’altro aveva anche una tuta rosso blu che sembrava quella della squadra del Bologna football club!”.

Il sorriso è stata la carta di identità che Alessio ha sfoderato per farsi accogliere da mamma e papà.Si è fatto subito prendere in braccio – racconta Arianna – : si addormentava con noi, mangiava (e mangia) di tutto, insomma, il suo carattere affettuoso ha reso tutto facile fin dall’inizio”.

Da quel giorno a Xi’An Alessio si è rivelato alla famiglia in tutta la sua dolcezza: “E’ socievole, fa amicizia facilmente come abbiamo potuto vedere anche alla scuola materna – aggiunge la mamma – :certo abbiamo assistito alla ‘metamorfosi’  da soldatino quale era a bambino che fa, come tutti, i capricci: ha imparato a voler stare al centro attenzione o a chiedere di farsi tenere in braccio. E a farsi viziare dai nonni!”.

Ad oggi è stata un’ adozione tutta in discesa come ricorda il papà, una volta superati alcuni scogli burocratici legati a supplementi istruttori richiesti dal tribunale per i minorenni di Bologna che, nel caso della famiglia Baraccani e di altre famiglie, hanno allungato i tempi di attesa.

Alessio Hu ci ha ripagato di tutto – concordano Arianna e Stefano – : una volta dato il mandato ad Ai.Bi, passata la fase di preoccupazione legata alle possibili patologie sanitarie, siamo andati all’incontro di abbinamento e poi accade che…quello è tuo figlio, non pensi più alle patologie: eravamo al settimo cielo ! ”.

Il piccolo Baraccani era uno special need per una labiopalatoschisi mono laterale.

Aveva già subito due interventi in Cina, al labbro e al palato duro – dice la mamma – poi siamo riusciti in Italia a fare un’ulteriore operazione (gengiva-alveolo-plastica, ndr) per facilitare la crescita dell’osso e evitare, si spera, l’innesto osseo quando sarà più grande, come spesso accade a chi ha la labiopalatoschisi. Eravamo nei tempi perché Alessio aveva meno di tre anni e già si fidava di noi”.

Oggi Alessio fa sedute di logopedia ma ha reagito subito bene a questi interventi chirurgici.

Della Cina Alessio pare non avere molti ricordi anche se ogni tanto mostra di non averla dimenticata, nel profondo.

Mamma e papà hanno trovato un espediente molto efficace per raccontare al loro figlio la sua storia: “Fin da subito gli abbiamo detto che mentre mamma e papà lo aspettavano, la cicogna aveva sbagliato consegna– dicono Stefano e Arianna che stanno pensando a una adozione bis – quindi lo abbiamo cercato ovunque fino a trovarlo in Cina. Si è così innamorato della sua storia che ancora oggi la racconta a tutti così!”.