Adozioni internazionali. Ho cambiato lavoro e adotterò due fratelli: ho diritto al bonus bebè?

Gentile direttore,

ho saputo di alcune istruzioni che l’Inps ha recentemente diramato a beneficio di tutti coloro che intendono presentare la richiesta per ottenere il bonus bebè. So che, nell’ambito della vostra attività di sostegno alle famiglie adottive, vi occupate spesso anche di questi aspetti. Vi sottopongo quindi il mio caso concreto, chiedendovi di aiutarmi a capire se e come io e mio marito avremmo diritto al bonus.

Nelle prossime settimane partiremo per il Sud America per andare a prendere i nostri due figli adottivi: il grande di 7 anni e il piccolino di 2. Inoltre, qualche mese fa ho iniziato un nuovo lavoro che mi garantisce una retribuzione migliore rispetto all’occupazione precedente. L’Isee della nostra famiglia l’anno scorso ammontava a circa 18.000 euro e ora sarà sicuramente un po’ più alto.

Alla luce di questo vorrei capire se abbiamo diritto al bonus e se, eventualmente, potremmo usufruire di 2 quote o una sola. So che il diritto al bonus vale per i primi 3 anni, ma vorrei capire se sia valido anche se il minore adottato ha già più di 3 anni.

Grazie per le informazioni,

Agata

 

CRINO-21Gentile Agata,

la sua famiglia ha diritto a usufruire al bonus bebè per entrambi i figli adottivi, sempre qualora l’Isee del suo nucleo famigliare non superi i 25mila euro.

Ma andiamo con ordine.

Le ricordo innanzitutto che stiamo parlando di una forma di sostegno alla natalità istituita dal governo per tutte quelle famiglie che mettono al mondo o adottano uno o più bambini dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017. L’assegno ammonta a 80 euro al mese per le famiglie con Isee compreso tra 7mila e 25mila euro e a 160 euro per i nuclei con Isee inferiore a 7mila euro.

Nel caso in cui sussistano tali requisiti reddituali, l’adozione di più di un figlio dà diritto a tanti assegni mensili quanti sono i minori adottati. Nel suo caso, quindi, potrà presentare una richiesta del bonus per ciascuno dei due bambini adottati. In pratica, al termine della compilazione telematica della domanda e dopo l’invio della prima richiesta, potrà procedere con l’inserimento della successiva mediante il pulsante “nuova domanda”: il sistema predisporrà così una successiva domanda precaricando già alcune delle informazioni richieste.

L’età dei minori adottati non costituisce un problema. Il bonus spetta infatti per i primi 3 anni di età solo per le famiglie che mettono al mondo un figlio. Nel caso delle famiglie adottive, invece, ciò che fa fede è la data di ingresso in Italia del minore.

E veniamo all’aspetto reddituale. Nell’evenienza in cui, in una famiglia, uno dei componenti modifichi la propria situazione lavorativa, questo ovviamente comporta una variazione della situazione reddituale complessiva del nucleo. In questi casi, l’Isee permette di aggiornare i dati della relativa Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu). Ricordo infatti che, a partire dalla presentazione della Dsu, l’Isee è valido per 2 mesi e durante questo bimestre si può presentare la richiesta per il bonus. In caso di modifica dell’Isee, la procedura per l’assegnazione del bonus determinerà come sempre l’importo dell’assegno in base al valore dell’Isee corrente, fino alla presentazione di una nuova Dsu. Nel vostro caso, quindi, le possibilità sono due: o l’Isee supera i 25mila euro e, venendo meno i requisiti reddituali, non avrete più diritto al bonus; oppure si mantiene nella fascia 7-25mila euro e avrete quindi diritto al bonus da 80 euro al mese.

Un cordiale saluto,

 

Antonio Crinò

Direttore generale di Ai.Bi.