Adozioni, Spagna: madre ritrova figlia scomparsa dopo quarant’anni

Una madre spagnola ha finalmente incontrato sua figlia, questo dopo che quarant’anni fa le era stato detto che la bambina era morta subito dopo il parto.

E’ il primo caso dimostrato di uno scandalo che si sta allargando e coinvolge centinaia di bambini “rubati” da medici degli ospedali spagnoli e venduti per l’adozione. Un test del DNA ha dimostrato il legame di sangue tra le due donne dopo che la figlia aveva ingaggiato degli investigatori privati per rintracciare la madre.

“L’adozione era legale, con il certificato di nascita che attestava l’adozione da una madre sconosciuta” ha detto Antonio Baroso, responsabile di ANADIR (Associazione Nazionale delle Vittime di Adozioni Irregolari) un’organizzazione che sta indagando sui casi di bambini scomparsi.

La madre è stata così lasciata piangere una figlia che credeva fosse morta alla nascita, in una clinica di Barcellona.

I medici le dissero che sua figlia era morta. Ha anche il certificato di morte”, ha dichiarato Barroso.
Ci siamo rivolti ad un laboratorio di analisi e il risultato non lasciava dubbi. Solo ora la ragazza ha visto il suo certificato di morte.

Madre e figlia – che hanno chiesto di non essere nominate – si sono riunite in dicembre e il caso è stato trasferito d’ufficio al procuratore generale, come ha riferito egli stesso.

Molti di quei bambini perduti sono in cerca di donne che non hanno mai visto il corpo del loro bambino, perché gli ospedali dicevano si sarebbero fatti carico della sepoltura.

“I figli rubati sono in cerca delle loro origini e le madri sono in cerca dei loro figli e di una punizione per i colpevoli, ha dichiarato Barroso, bisognava indagare molto tempo fa”.

Barroso ha pensato di costituire un’associazione a tutela delle vittime di adozioni irregolari, dopo aver scoperto che i suoi genitori avevano pagato un intermediario che procurava i bambini per le adozioni da un ospedale di Saragozza, a ovest di Barcellona. Nonostante questi casi siano cominciati durante la dittatura del generale Francisco Franco, sembra siano proseguiti anche dopo la sua morte, nel 1975.