Affido a Napoli. 41 partecipanti solo dalla provincia per il primo appuntamento del webinar dedicato all’accoglienza familiare temporanea

Il primo appuntamento del corso, che ha preso il via il 5 novembre, è stato condotto da una equipe di Ai.Bi., la psicologa Giovanna Buonocore e la famiglia affidataria di Cristina Riccardi e Paolo Pellini 

Si è tenuta venerdì 5 novembre, la prima giornata del webinar di formazione dedicato all’affido rivolto agli operatori dei servizi sociali e ai volontari delle ODV della provincia di Napoli.

Sono ben 41 gli iscritti al percorso che ha preso il via venerdì scorso e che si concluderà venerdì 28 gennaio.

6 incontri e 18 ore di formazione nati con l’obiettivo di approfondire tematiche specifiche dedicate all’affido e alla solidarietà familiare.

Il percorso è organizzato del CSV (Centro servizi al volontariato) di Napoli, in collaborazione con l’Associazione Ai.Bi. Amici dei Bambini, con Progetto Famiglia e Fondazione Ferraro.

Un primo appuntamento dedicato al bisogno di affido

È stata proprio Ai.Bi., venerdì 5 novembre, a “rompere il ghiaccio” con un incontro dal titolo: “Il bisogno di affido e di relazioni significative” tenuto dalla psicologa, consulente di Ai.Bi. Giovanna Buonocore e con la testimonianza di Cristina Riccardi e Paolo Pellini, famiglia affidataria Ai.Bi. di lungo corso e comprovata esperienza.

Dopo l’introduzione iniziale dei referenti del CSV Napoli e di Progetto Famiglia, Antonella Spadafora, responsabile Ai.Bi. Campania, ha preso la parola, introducendo l’associazione e le sue attività, per poi lasciare spazio all’intervento della dottoressa Buonocore.

Per permettere ai 41 partecipanti di comprendere al meglio la tematica affrontata, le tre ore di webinar sono state suddivise in tre momenti significativi:

  • Un primo momento dedicato allo sviluppo della parte teorica, (il bisogno di affido e di relazioni significative per la buona crescita di un minore. Il bisogno dei legami, della base affettiva, gli stili di attaccamento e le relazioni. Cosa succede se un minore nella crescita non ha una figura di riferimento. Non è mancata poi una particolare attenzione al tema del lavoro da svolgere sulla famiglia di origine)
  • È poi seguito un momento pratico, che ha coinvolto i partecipanti in un interessante e stimolante gioco di ruolo.
  • Prima dei saluti finali è giunto infine il momento della testimonianza di Cristina Riccardi e Paolo Pellini, famiglia affidataria.

Il prossimo appuntamento con l’accoglienza si terrà venerdì 19 novembre, quando verranno indagati gli aspetti giuridici dell’affido, l’attuazione, le regole e i diritti.

Al termine della parte formativa  (il 28 gennaio) seguirà poi una Follow up di accompagnamento (1 giornata ogni 2 mesi per 36 ore formative) che comporterà la suddivisione dei corsisti in piccoli gruppi per l’approfondimento dei percorsi in atto e dei processi di conoscenza e valutazione di idoneità delle famiglie affidatarie.