Affido. Arrivano le vacanze: come viaggiare  con i minori in affido?

A partire dal racconto di una famiglia affidataria, è possibile approfondire il tema dei viaggi con i bambini in affido: spostarsi all’interno del nostro Paese è possibile, mentre viaggiare all’estero è più complicato. Ecco utili informazioni per prepararsi al meglio!

Il racconto di una famiglia affidataria

“Viaggiare apre la mente”: questa è la forma mentis che caratterizza la nostra famiglia. Con i nostri figli siamo abituati a scoprire il mondo, avvicinandoci a tante realtà talvolta molto diverse dalla nostra. Abbiamo visto come i nostri figli siano rimasti sorpresi da queste scoperte alcune così profonde da fargli comprendere già alcune loro fortune.

Quando ci siamo resi disponibili all’affido familiare abbiamo raccontato com’è la nostra famiglia e cosa ci caratterizza. Abbiamo parlato dei nostri viaggi e di come per noi siano un aspetto educativo importante da poter mantenere e trasmettere ai nostri figli e al minore accolto.

L’arrivo di Mario in famiglia

Quando Mario, 9 anni, arrivò a casa nostra, vide appese tutte le nostre foto con vari sfondi di città e monumenti famosi fra cui il Colosseo. Rimase affascinato da quest’ultima e disse: “Ma è quello che sto studiando! È su questo libro guarda!” Qualche settimana dopo sentimmo che raccontava ai nostri figli che anche lui aveva visto il Colosseo, con un fotomontaggio casalingo aveva attaccato con lo scotch una sua vecchia foto all’immagine sul libro scolastico.

I viaggi con i minori in affido

Questo ci dà lo spunto per approfondire il tema dei viaggi con i minori in affido. Viaggiare con i minori in affido è possibile all’interno del nostro Paese. Per i viaggi al di fuori dell’Italia, invece, è necessario seguire una procedura ben precisa. Si deve ottenere dalla Questura una dichiarazione di accompagnamento del minore dove dovranno essere specificati gli accompagnatori del minore, le date di partenza e di rientro e le modalità di viaggio. La dichiarazione di accompagnamento è valida unicamente per il singolo e specifico viaggio di cui si sta chiedendo l’autorizzazione.

Per ottenerla è imprescindibile il consenso della famiglia d’origine!

Tempistiche e difficoltà

Qualora si presentassero difficoltà nell’ottenere il consenso al viaggio da parte dei genitori (es. genitori timorosi o non reperibili in quel momento) si richiede l’intervento del giudice tutelare che esprimerà il suo parere in merito. I tempi per ottenere i consensi necessari non sempre sono brevi; è bene quindi, soprattutto per un primo viaggio, richiedere l’autorizzazione con qualche mese d’anticipo. Per i viaggi in Italia invece non è necessaria alcuna dichiarazione dalla Questura, bensì sarà sufficiente il consenso da parte dei genitori e del Servizio Sociale; i tempi della procedura sono molto più brevi, in genere è sufficiente avvisare con qualche settimana d’anticipo o addirittura qualche giorno.

Quando si parte per un percorso di affido, nel proprio bagaglio di consapevolezze si conseguiranno anche queste informazioni fondamentali per l’organizzazione della vita quotidiana di ogni famiglia che inizia a riflettere sulla propria disponibilità al mondo dell’affido.

 

Informazioni e richieste sull’affido familiare

Chiunque volesse approfondire la conoscenza dell’affido familiare e riflettere sulla propria disponibilità a intraprendere questo percorso, può partecipare agli incontri organizzati da Ai.Bi. Tutte le informazioni si trovano alla pagina dedicata del sito dell’Associazione!