Affido. Il diritto alla continuità affettiva per il superiore interesse del minore: il caso del piccolo Cacao 

Se i legami di sangue sono importanti, altrettanto lo sono quelli costruiti giorno per giorno. L’interrogazione parlamentare al Ministro Nordio riaccende il dibattito sui diritti dei minori in affido

Non ha ancora tre anni e da oltre due vive con i genitori affidatari. La sua vicenda è recentemente approdata in Parlamento, infatti, tre deputati del Partito Democratico, Irene Manzi, Augusto Curti e Anthony Barbagallo, hanno presentato un’interrogazione al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, chiedendo di approfondire il caso del piccolo Cacao e monitorare l’applicazione della legge 173 del 2015.

Un abbinamento fortunato messo in discussione

La storia inizia nel 2022, quando il Tribunale per i Minorenni di Ancona, su segnalazione dei servizi sociali, cerca con urgenza una famiglia per Cacao. Il bambino, nato da una madre con gravi problemi di salute mentale, aveva trascorso i primi mesi in una struttura d’accoglienza. Lara e Alessandro, una coppia marchigiana, accolgono il piccolo, che rifiorisce sotto le loro cure. Tuttavia, il legame costruito rischia di essere spezzato: la famiglia d’origine, pur mantenendo rapporti con il bambino, ha chiesto il suo rientro.
Secondo la legge 173/2015, la continuità affettiva è un diritto del minore: se durante un lungo affido il bambino diventa adottabile, i legami consolidati con la famiglia affidataria devono essere preservati. I deputati del PD, citando questa normativa, sottolineano come il rapporto stabile tra Cacao e i suoi affidatari dovrebbe prevalere su altre considerazioni.

Un interrogativo sulle applicazioni della legge

La situazione è emblematica delle difficoltà nel bilanciare l’interesse del minore con le richieste della famiglia biologica. Nel caso specifico, il Tribunale per i Minorenni ha stabilito che dal novembre 2024 Cacao trascorra gradualmente più tempo con i nonni naturali, fino a trasferirsi definitivamente da loro. Una decisione che contrasta con l’interpretazione della legge sulla tutela dei legami affettivi consolidati.

L’appello dei parlamentari al Ministro Nordio

Manzi, Curti e Barbagallo chiedono al Ministro Nordio di intervenire, valutando modifiche legislative per garantire sempre il primato del superiore interesse del minore. È necessario, secondo i deputati, integrare il quadro normativo affinché decisioni come questa non trascurino l’impatto emotivo sul bambino.
La speranza è che la giustizia possa ricomporre il caso in modo da tutelare il piccolo Cacao. Se i legami di sangue sono importanti, non meno significativi sono quelli costruiti giorno per giorno, come dimostrano l’amore e la dedizione di Lara e Alessandro, che hanno permesso al bambino di crescere serenamente.
La speranza è che la continuità affettiva sia considerata un principio inviolabile per il bene di tutti i bambini come Cacao.

[Fonte: Avvenire]

Maggiori informazioni

Quando una famiglia attraversa un momento di difficoltà e non riesce a prendersi momentaneamente cura dei figli, i minori possono essere accolti per un periodo di tempo determinato in un’altra famiglia, la famiglia accogliente.
Ai.Bi. organizza diverse attività di formazione per famiglie, coppie o single pronte ad aprire la loro casa, e la loro vita, a un’esperienza di affido familiare. Tutte le informazioni si trovano sulla pagina dedicata del sito dell’Associazione.