Affido familiare. Tre comuni virtuosi al fianco delle famiglie affidatarie

Misinto, Lazzate e Cogliate, tre comuni della Brianza (Lombardia) approvano un regolamento innovativo per sostenere l’affido familiare e garantire parità di accesso ai servizi: “Viene riconosciuto ai bambini in affido la piena dignità di residenti, garantendo loro parità di accesso a mense, servizi e altre agevolazioni”

Come ben documentato su AiBinews, la recente approvazione del regolamento sull’affido familiare nei Comuni di Misinto, Lazzate e Cogliate (con la partnership di Ai.Bi. Amici dei Bambini che metterà a disposizione l’esperienza e la rete di famiglie) è stata una novità assoluta che si propone di facilitare e sostenere questa straordinaria forma di accoglienza per bambine e bambini le cui famiglie stanno attraversando momenti di debolezza e difficoltà.
“Questa delibera – ha detto Maria Galeazzi, responsabile del servizio affido di Amici dei Bambini – è anche frutto di un grande lavoro e dell’esperienza di una famiglia affidataria e di una mamma da tempo impegnata con Ai.Bi. Amici dei Bambini, Laura Ciapparelli . In più, introduce un principio di per sé non nuovo, perché previsto dalla legge, ma scarsamente applicato : ai minori in affido viene finalmente riconosciuto l’accesso ai servizi essenziali, inclusa la scuola pubblica o paritaria, alle tariffe minime praticate per i residenti, anche quando non risiedono nel Comune della famiglia affidataria, fatto, quest’ultimo, molto frequente”.
Per comprendere meglio il valore di questa iniziativa, abbiamo incontrato anche Stefania Balzaretti, responsabile del servizio affido dei tre Comuni protagonisti del progetto.
“È senz’altro segno di una apertura significativa, purtroppo ancora adottata solo da pochi Comuni “illuminati” – ha detto – : si riconosce ai bambini in affido la piena dignità di residenti, garantendo loro parità di accesso a mense, servizi e altre agevolazioni. Questo non è solo un atto burocratico, ma un forte segnale in quanto la società si fa carico, concretamente, del loro benessere; in più è un riconoscimento delle famiglia affidatarie, risorsa essenziale per i minori in difficoltà familiare”.
Ma cosa significa in pratica questo regolamento per i bambini e i ragazzi coinvolti? Significa una maggiore inclusione, un accesso più semplice a tutte le opportunità che il territorio offre e, soprattutto, una riduzione del peso economico per le famiglie affidatarie.
Prosegue Balzaretti: “Le famiglie non dovranno preoccuparsi di costi maggiorati per servizi fondamentali, potendo concentrarsi interamente sull’accoglienza e sul supporto emotivo ai minori. Questa agevolazione è un riconoscimento tangibile dell’impegno delle famiglie e della responsabilità sociale dei comuni”.

Il programma Family Point

Nonostante la sua rilevanza, “l’affido familiare spesso soffre di una scarsa conoscenza e di una visibilità limitata sia tra le famiglie che tra le istituzioni – sottolinea Stefania – e ci sono ancora molti ostacoli da superare. Questo progetto in particolare si inserisce in un più ampio programma denominato Family Point, avviato nel 2023, che mira a prevenire il disagio e a offrire supporto generale alle famiglie”.
Un esempio pratico di questo approccio sono gli ormai noti “sabati bianchi”, serate per ragazzi dai 13 ai 14 anni organizzate in collaborazione con associazioni di animatori ed educatori. “L’obiettivo è duplice – prosegue Balzaretti – : offrire ai giovani un luogo di incontro e divertimento e, allo stesso tempo, “liberare” i genitori per alcune ore, dando spazio alla coppia e prevenendo così situazioni di disagio. Questo dimostra una visione integrata del benessere familiare, che riconosce la necessità di sostenere anche le famiglie “normali” che possono trovarsi in difficoltà”.

La collaborazione con le scuole

Non a caso è un dato in crescita in molte comunità: anche in quelle non a rischio, non mancano situazioni in cui alcune forme di affido possono venire incontro alle fragilità di bambine e bambini.
“Il regolamento è innovativo anche nel definire forme di affido leggero e part-time, e nel promuovere il cosiddetto affido di prossimità – aggiunge Balzaretti – : un affido, come dice la parola, vicino a tutte le famiglie. Il supporto può essere pomeridiano o limitati nel tempo, creando una vera e propria comunità di sostegno. Un forte focus infine è posto sulla collaborazione con le scuole per stimolare, all’interno delle classi, una rete di supporto per famiglie isolate anche geograficamente rispetto ai centri principali”.
Un fenomeno emergente, che il progetto sta studiando attentamente, è infine quello del ritiro sociale e dell’abbandono scolastico. “Anche nelle nostre piccole realtà abbiamo registrato alcuni casi  di abbandono scolastico, di ansia digitale e hikikomori, spesso in famiglie considerate “normali” – dice – : la necessità di interventi preventivi e di supporto è sempre più pressante. L’età più colpita è quella delle scuole medie e dei primi anni delle superiori, con famiglie che si sentono spesso disarmate di fronte a situazioni imprevedibili”.
Dopo la fase di sperimentazione, si attendono i primi risultati entro la fine dell’anno.

Il futuro dell’iniziativa

“La campagna di sensibilizzazione sta dando i suoi frutti – conclude Balzaretti – : tre famiglie si sono rese disponibili all’affido, una ha già concluso il percorso e diverse altre hanno richiesto informazioni per offrire il loro aiuto come famiglie di rete. Con un bacino d’utenza complessivo di circa 22.500 abitanti tra i tre comuni firmatari, l’idea è di ampliare in futuro l’iniziativa anche a comuni limitrofi come Ceriano Laghetto e Barlassina, che, pur essendo in parte distaccati dal loro ambito territoriale di riferimento, stanno iniziando a mostrare interesse.
E a settembre, per continuare il percorso di sensibilizzazione nelle comunità , sono previste iniziative come cineforum, dibattiti e una festa per riproporre l’affido e i servizi sul territorio nella nuova sede comunale.

Informazioni e richieste sull’affido familiare

Chiunque volesse approfondire la conoscenza dell’affido familiare e riflettere sulla propria disponibilità a intraprendere questo percorso, può partecipare agli incontri organizzati da Amici dei Bambini
Tutte le informazioni si trovano alla pagina dedicata del sito.