Se pubblico e privato sociale insieme rilanciano l’Affido familiare: due giorni di condivisione e riflessione in quel di Bolzano

Con il primo corso di formazione tenuto da Ai.Bi. a Bolzano è partita la collaborazione fra l’Azienda Servizi Sociali locale e Amici dei Bambini sul tema dell’affido familiare. Grande apprezzamento da parte delle famiglie presenti

Sabato 23 e domenica 24 marzo si sono tenute presso l’Haus der Familie le due giornate formative per l’affido familiare, organizzate dall’Azienda Servizi Sociali della città.
Per la prima volta Ai.Bi. ha partecipato in qualità di ente formatore: la due conduttrici Lisa Trasforini e Sonia Albini, insieme alla famiglia affidataria composta da Cristina Riccardi e Paolo Pellini, hanno formato 8 famiglie affidatarie tutte della provincia di Bolzano.

Bisogno di condividere le emozioni

Senza dubbio si è trattato di un’esperienza importante e proficua, non solo per le coppie che hanno espresso il loro apprezzamento, ma anche per Ai.Bi. stessa, che ha potuto raccogliere feedback importanti per migliorare sempre di più la sua proposta, in linea con le esigenze espresse dei presenti.
Già l’iniziale conoscenza delle famiglie ha riservato qualche “sorpresa”: tutte, infatti, si sono dimostrate molto preparate e con già diverse esperienze di accoglienza alle spalle, tra le quali una di una casa famiglia, ora conclusa. Di fronte a una platea del genere, dunque, è stato subito chiaro come l’esigenza non fosse tanto sul lato teorico e tecnico di apprendimento e preparazione per l’affido, quanto piuttosto sul versante della condivisione delle emozioni e delle sensazioni.
È emersa l’esigenza da parte delle famiglie di “fare rete”, confrontando i propri vissuti emotivi con altre persone che hanno intrapreso nella vita lo stesso percorso.
Per accompagnare e organizzare una risposta a questo bisogno di condivisione e di riflessione su un piano strettamente emotivo, si è deciso di utilizzare diversi lavori di gruppo, seguiti da momenti di restituzione.
Le famiglie hanno mostrato consapevolezza rispetto ai bisogni dei bambini e grande empatia verso la famiglia d’origine.

Affido familiare: esigenza di fare rete

Un focus particolare è stato dedicato all’aspetto relativo alla presenza di figli biologici all’interno della famiglia affidataria, ma sono stati affrontati anche i vari temi del rapporto tra famiglie affidatarie e servizi, le emozioni dei bambini/ ragazzi in affido, il rapporto con le famiglie d’origine e come gestirlo, il rispetto delle diverse culture ,le emozioni dei figli biologici nei confronti dell’affido e come gestire la fine di un affido.
Una delle esigenze emerse con maggiore chiarezza da parte delle famiglie, al di là del desiderio di fare il più possibile rete, è stato quella di avere un maggiore supporto dal parte dei Servizi, sia nella gestione di alcune dinamiche con le famiglie d’origine, sia rispetto al alcune procedure burocratiche, sempre faticose da portare avanti.
Mentre i genitori affidatari erano impegnati nella formazione, i minori in affido e i figli biologici delle coppie sono stati gestiti da due educatrici, con le quali hanno realizzato diverse attività che hanno facilitato la conoscenza e la nascita di nuove amicizie.
Anche questo aspetto, sottolineato dalla serenità che si poteva leggere sui volti dei bambini, è stato molto apprezzato dalle famiglie, che hanno sottolineato come la formula della “due giorni” abbia permesso loro di raccontarsi con maggiore serenità in una spazio di pensiero proprio e strutturato, con un lavoro che “è nato dal gruppo e non è stato calato dall’alto” – come hanno affermato al termine del corso.
L’apprezzamento e l’utilità di quanto proposto sono dimostrati anche dal fatto che le coppie presenti si sono già iscritte al corso programmato per novembre.

Informazioni e richieste sull’affido familiare

Chiunque volesse approfondire la conoscenza dell’affido familiare e riflettere sulla propria disponibilità a intraprendere questo percorso, può partecipare agli incontri organizzati da Ai.Bi. Tutte le informazioni si trovano alla pagina dedicata del sito dell’Associazione.