Affido familiare. In Italia, meno bambini allontanati dalle famiglie di origine

Solo 3,4 minori ogni 1.000 residenti vivono fuori famiglia: una realtà che distingue l’Italia nel contesto europeo

In Italia, il fenomeno dei bambini e adolescenti allontanati dalle famiglie di origine è monitorato attraverso il Sistema informativo dei servizi sociali (SIOSS), e i dati più recenti mostrano che il nostro Paese ha il tasso più basso d’Europa.

I dati

Al 31 dicembre 2022, 16.382 minori erano collocati in famiglie affidatarie, inclusi 1.164 minori stranieri non accompagnati (msna). Il 19,1% di questi minori si trova in Piemonte, il 16,6% in Lombardia, mentre Emilia-Romagna e Sicilia registrano circa l’8%.
L’affidamento eterofamiliare rappresenta il 62%, mentre quello intrafamiliare il 38%. Un dato significativo riguarda i bambini con disabilità, che costituiscono il 12,6% dei minori in affido. Nonostante l’importanza del sistema di accoglienza, in Italia si registra un basso tasso di allontanamento familiare: solo 3,4 minori ogni 1.000 residenti tra 0 e 17 anni. Questo dato è molto inferiore rispetto a Paesi come Germania (1.080), Francia (1.124) o Finlandia (1.141).
In totale, i minori allontanati dalla famiglia d’origine, escludendo i MISNA, sono 33.299, di cui 30.588 inseriti in famiglie affidatarie o comunità residenziali. La Lombardia, l’Emilia-Romagna, il Piemonte e la Sicilia sono tra le regioni con il numero più elevato di minori fuori famiglia, ma le percentuali variano notevolmente a seconda del territorio. Ad esempio, la Liguria ha il tasso più alto (5,9 ogni 1.000 residenti), mentre Campania, Abruzzo e Bolzano registrano tassi inferiori alla media nazionale.

Gli interrogativi

Questi dati sollevano interrogativi sulla capacità del sistema italiano di rispondere adeguatamente alle situazioni di difficoltà familiare. La domanda è se il basso tasso di allontanamento rifletta un’efficace prevenzione o, al contrario, una mancata protezione per i minori in situazioni di disagio.

[Fonte: Avvenire]