Affido. Mrs Universe, a 12 anni in affido: “Grazie mamma perché non hai abortito!”

I pregiudizi sul futuro che la vita le avrebbe riservato non si sono fatti attendere: “resterà incinta o finirà in prigione” dicevano… e invece no. A salvare Victoria è stato lo studio e lo sport

 “Il sistema americano delle adozioni è a pezzi, ma questo non è un buon motivo per starci alla larga. Anzi è il motivo giusto per abbracciarlo. […] come attivisti il nostro scopo non dovrebbe essere quello di eliminare le persone, ma quello di eliminare la sofferenza”. Così sosteneva in un video di Students for life, l’americana Victoria PetersenMrs Universe 2021, il concorso di bellezza dedicato alle donne più belle del mondo ma… con l’anello al dito e una storia di vita significativa che le aspiranti reginette desiderino divulgare al pubblico e quella di Victoria significativa lo è davvero. A raccontarla è il web magazine Aleteia.

 Victoria all’età di 12 anni è stata data in affido e i pregiudizi sul futuro che la vita le avrebbe riservato non si sono fatti attendere: “resterà incinta o finirà in prigione” dicevano… e invece no. A salvare Victoria è stato lo studio e lo sport: la corsa, occasione grazie alla quale ha potuto conoscere una persona davvero speciale, il suo allenatore: Scott Wichman, che è divenuto suo padre, quando divenuta maggiorenne la ragazza è uscita dal sistema di affido, perché “ci sono padri e madri che s’incontrano lungo la via e non alla nascita”.

“Grazie mamma perché mi hai fatto nascere”

Certo accogliere un’adolescente può creare timore e si legge su Aleteia come negli Stati Uniti, il sistema fallimentare legato all’accoglienza venga utilizzato “– come arma per portare avanti un’agenda sempre più spregiudicata sull’aborto. Meglio sopprimerli nella pancia che farli nascere e poi farli finire nel sistema dell’affido”. Ma Victoria non ci sta e “ringrazia apertamente sua madre per aver fatto la scelta coraggiosa di non abortire, anche se questo l’ha poi catapultata in una strada fatta di 12 diverse famiglie adottive”.  

Oggi Victoria, è una giovanissima moglie e madre sia naturale che affidataria e con la sua associazione segue i minori “destinati all’affido”, aiutandoli a scoprire capacità e aspettative, perché uno dei primi grandi problemi di questi giovani  privi di una famiglia amorevole alle spalle è proprio la mancanza di “stima di sé”.

 

 

Foto facebook e Aleteia