Affido: storia di un’opzione di salvaguardia del futuro di un minore che in Italia è ‘al palo’ da 10 anni

La novità positiva è che, per la prima volta, il rapporto finale del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sugli affidamenti familiari e i collocamenti in comunità in Italia tiene conto di tutte e venti le realtà regionali del nostro Paese. All’interno del report, però, i dati dicono che l’istituto dell’affido resta ‘al palo’. E i numeri più recenti, relativi all’anno 2014, continuano a restituire una ‘fotografia’ degli affidamenti familiari e i collocamenti in comunità che non si ‘schioda’ dai 14mila circa annui raggiunti nell’ormai lontano 2008, dopo aver ‘sfondato’ l’anno prima quota 16mila. L’1,4 per mille della popolazione minorile residente in Italia. Stessa sorte anche per i collocamenti in comunità di servizio residenziali, che da due lustri ormai si aggirano intorno ai 12mila all’anno. Tutto questo mentre sembrano crescere, al contrario, le criticità e le fragilità, a livello sociale, economico e socio-psicologico all’interno di un numero sempre più ampio di nuclei familiari.

Occorre considerare che, anche se il dato non include gli affidi più ‘leggeri’ (diurni o a tempo parziale) nè quelli per i minori stranieri non accompagnati, senza la possibilità di restituire a questo istituto la dignità e l’utilità che gli compete(rebbe), non riducendolo a ‘ultima spiaggia’ da provare dopo tutti i tentativi di mantenere il minore comunque presso i propri genitori ‘problematici’, l’Italia resterà (com’è ora) il paese europeo con il numero assoluto più basso di minorenni che sono dati in affido. Una rivoluzione culturale che necessiterebbe, però, di cambiare le ‘lenti’ con le quali gli italiani guardano, ad oggi, a questa risorsa per la famiglia in difficoltà. E che, è probabile, richiederebbe tempi lunghi.

Rimane  purtroppo inevasa, intanto, la richiesta fatta e avanzata da alcune associazioni del privato sociale di poter gestire autonomamente  l’affido, aumentando così le possibilità per i minori in difficoltà famigliare di poter essere accolti da famiglie affidatarie

A questo link i dati del report del Ministero del Lavoro