Affido. Sono disperata, dopo quasi 5 anni, oggi dovremo andare a firmare il termine del progetto di affido

Nella nostra esperienza ci sono delle situazioni in cui pur interrompendo l’affido, la famiglia che li ha accolti fino a quel momento resta comunque un riferimento per i minori, solo che ciò avviene in una forma diversa

Gentilissima redazione,

vi scrivo per chiedere un consiglio. Dopo quasi  5 anni di affido, la bambina che abbiamo accolto e che ora ha 14 anni, a breve ci lascerà per essere inserita in una comunità educativa. Questa cosa ci sta facendo soffrire molto. L’affido non è stato facile, Michela (nome di fantasia) è stata sempre chiusa, provocatoria nei nostri confronti. Con fatica però abbiamo fatto progressi. Tutto è peggiorato quando la mamma di Michela, che incontrava in spazio neutro è riuscita a dare alla figlia il proprio contatto telefonico attraverso il quale (con l’aiuto della figlia per cui è stato inutile ogni nostro intervento) ha minato tutto il progetto d’affido, facendo soffrire moltissimo Michela. I servizi sociali hanno quindi deciso di interrompere l’affido e mandare la bambina in comunità. Cosa possiamo fare per opporci a questa decisione? Non ci sono altre possibili soluzioni?
Grazie Anna

 Carissima Anna,
la situazione ci sembra molto delicata e non conoscendola approfonditamente proviamo a dare una lettura e offrirvi qualche spunto di riflessione.
Da quanto scrivete la mamma di Michela non ha mai condiviso il progetto e ha sempre mosso agiti che in qualche modo hanno messo Michela in una posizione sempre più difficile e scomoda.
La ragazzina si è trovata sempre più in bilico, vivendo quello che viene definito come “conflitto di lealtà” fra voi e la sua mamma.
Crediamo che i servizi sociali abbiano pensato ad un collocamento in comunità per ripristinare una sorta di neutralità e togliere Michela da questa situazione di tensione che la fa così soffrire.
In alcune situazioni può essere la situazione migliore, per alleggerire il conflitto ed evitare situazioni ancora più dolorose.

Nella nostra esperienza ci sono delle situazioni in cui pur interrompendo l’affido, la famiglia che li ha accolti fino a quel momento resta comunque un riferimento per i minori, solo che ciò avviene in una forma diversa. A volte questa evoluzione avviene in tempi non brevissimi e necessita di una certa attenzione.

Potreste dare la vostra disponibilità a questa formula che possa essere per Michela come un messaggio: “lo sappiamo che se resti con noi soffri, ma noi per te ci siamo nei tempi e nei modi che saranno per te i meno faticosi”

Sperando di esservi stati d’aiuto,
saluti
Staff affido