africa in famiglia

AfricainFamiglia. Un logo per interpellarci: nel cuore del continente, ecco un ‘figlio del cuore’ abbandonato

Il significato profondo del simbolo che Ai.Bi. ha coniato in occasione del lancio della propria Campagna di sostegno all’adozione a distanza nel continente africano: l’obiettivo è far entrare l’Africa nella ‘mia’ famiglia

Grazie alla scelta di diventare ‘genitori a distanza’ sarà possibile stare al fianco di un bambino abbandonato e lottare con lui perché possa rinascere come figlio e (ri-)entrare nella sua famiglia

africa in famigliaC’è un’importanza apparentemente impalpabile, non tangibile, ma nello stesso tempo comunque ben percepibile, in ogni immagine che viene ‘coniata’ per accompagnare eventi, realtà, iniziative: è così per la Campagna di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini dedicata alla promozione della scelta dell’adozione a distanza in quattro Paesi dell’Africa, #AfricainFamiglia.

Il logo realizzato per l’occasione è la migliore sintesi di quanto Ai.Bi. vorrebbe suscitare nelle persone che entrano in contatto con l’iniziativa e con i ‘figli’ dell’Africa: un uomo e una donna che s’incontrano per formare una sola persona: è l’Africa. L’Africa è una persona: ogni giorno veniamo a contatto con le persone che vivono in Africa: il dramma dei migranti, i bambini che muoiono di fame, i milioni di morti delle guerre civili, ma anche i minori che fuggono dalla morte in cerca di speranza sui barconi. C’è sempre una persona coinvolta in tutto ciò che avviene nel continente africano: una persona che c’interpella. Ecco, se mi apro e lascio che questa persona m’interpelli, mi accorgo che dove c’è il cuore del continente, appare un bambino.

Il ‘figlio del cuore’: forse il termine più bello che può essere usato per dire che cos’è l’adozione a distanza. Allora mi accorgo, osservandola con gli occhi della solidarietà, che l’Africa non è più semplicemente un asettico continente su una carta geografica, ma è diventato nel frattempo il mio cuore, che pulsa di dolore per ogni bambino abbandonato: l’Africa è entrata nella mia famiglia.

Ecco perché, a partire da oggi, potrò stare al fianco di un bambino abbandonato e lottare con lui perché possa veramente rinascere come figlio ed entrare (o, meglio, ri-entrare) nella sua famiglia.