Ai.Bi. al fianco di “Science for peace” nella lotta alla tratta degli esseri umani e l’arruolamento dei bambini soldato

scienceforpeaceAi.Bi. dichiara “guerra” al traffico degli esseri umani, alle varie forme di schiavitù moderne, all’ arruolamento forzato dei bambini soldato, ai matrimoni precoci e allo sfruttamento di donne e bambini da parte delle organizzazioni terroristiche. Per farlo Amici dei Bambini ha deciso di sostenere Science for peace, il progetto, nato su iniziativa di Umberto Veronesi nel 2009, e che ogni anno organizza una conferenza mondiale a cui partecipano premi nobel, esponenti illustri e protagonisti internazionali della scienza, della cultura, dell’economia e della società.

Quest’anno Science for peace è arrivata alla sua settima edizione e il tema del convegno è “Traffico di Esseri Umani e Schiavitù Moderna” 13 Novembre 2015, Università Bocconi, Milano. Un appuntamento unico nel suo genere considerando lo spessore dei relatori che vi prenderanno parte: da Shirin Ebadi, Premio Nobel per la Pace 2003; a Laura Boldrini, Presidente della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana; a rappresentati dell’UNHCR, a Paolo Gentiloni, Ministro degli Esteri; al  Cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, Presidente Del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.

Un “consesso” a cui ovviamente non poteva mancare Ai.Bi. sempre in prima linea quando si tratta di difendere i diritti dei più deboli e fragili, come le donne e i bambini.

Questi i principi che guidano le azioni del Movimento, ma anche gli obiettivi che intende raggiungere con la collaborazione di persone e Paesi del mondo.

1 La scienza si fonda su un linguaggio universale e per questo è lo strumento più adatto per la costruzione della pace mondiale.

2 La scienza ha dimostrato che siamo animali pacifici e che l’aggressività non è scritta nel nostro DNA.

3 Poiché è scientificamente dimostrato che la violenza genera violenza, bisogna delegittimare ogni sua forma, in primis la pena di morte.

4 Bisogna mettere al bando, insieme alla guerra, i suoi strumenti: le armi.

5 occorre ridurre le forze militari, addestrando invece i giovani a missioni di pace.

6 27 eserciti nazionali europei andrebbero riuniti in un unico esercito europeo con funzioni di peacekeeping.

7 Per eliminare le guerre bisogna risalire alle cause: la povertà, la fame, la sete seminano il germe di molti conflitti.

8 Poiché anche l’integralismo è frequente causa di conflitti, è indispensabile promuovere il dialogo interreligioso e l’interazione fra mondo delle religioni e mondo laico.

9 La pace deve avere un’identità culturale e come tale deve essere parte integrante del percorso educativo di ogni cittadino.

10 I Paesi che hanno abolito le forze armate e quelli che hanno ridotto il budget della difesa a valori inferiori all’1% del PIL, inclusi i fondi extra-budget provenienti da Ministeri diversi dal Ministero della Difesa e da allocazioni straordinarie, dovrebbero costituire un’Associazione permanente, riconosciuta nel mondo come allineata alla Carta Costitutiva dell’ONU.