Ai.Bi. Roma: inaugurazione nuova sede

L’abbandono minorile richiede – oggi più che mai – di accompagnare, formare, sostenere le famiglie e le comunità che rispondono con l’accoglienza a questa emergenza umanitaria, la quarta nel mondo, che conta un aumento vertiginoso di minori fuori dalla famiglia di anno in anno: da  145 milioni di Out Of Family Children nel 2003 a 163 milioni nel 2010 (dati Unicef)!

Ai.Bi. ha pubblicato il libro Figli in attesa per accompagnare passo per passo i futuri genitori all’incontro con la nuova adozione internazionale. Il 9 maggio alle ore 12.00 presso la sede romana dell’Associazione Ai.Bi. Amici dei Bambini, sita in Lungotevere dei Vallati al 10, ne parlano Gianluigi De Palo, Assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale e Luca Pasquale, responsabile dell’Ufficio Famiglia del Vicariato di Roma.

Cresce l’età dei bambini, cresce l’età delle coppie, diminuiscono ancora i decreti di idoneità all’adozione emessi dal Tribunale dei Minorenni che pervengono alla Commissione Adozioni Internazionali: dai 6.237 nel 2006,  ai 4.509 nel 2009 ai 3.548 del 2010 (dato parziale CAI).

Il 2010 ha segnato, dunque, uno spartiacque nella concezione dell’adozione internazionale, evidenziando la necessità e il dovere di supportare il progetto di vita di quelle famiglie che si rivolgono all’adozione e che vanno adeguatamente preparate per far fronte alla complessità e, nello stesso tempo, alla bellezza di questa esperienza che stravolgerà la loro vita.

Traendo spunto dalle testimonianze di famiglie raccolte nel libro edito da Ancora, l’incontro sarà un dialogo aperto alla riflessione sulle adozioni di bambini con particolari problematiche o bisogni speciali.

Quanto dura l’attesa di un bambino abbandonato prima di essere adottato? Muovendo da questa domanda che Marco Griffini, Presidente dell’Associazione, pone nella premessa del libro, i due rappresentanti della comunità romana entreranno nel cuore del cammino della genitorialità, dall’attesa del proprio figlio, al suo incontro e al rientro della famiglia in Italia.

Sarà questa l’occasione per inaugurare la nuova sede dell’Associazione, a pochi passi dal Tribunale dei Minorenni di Roma e dal Forum delle Associazioni Familiari.

L’Associazione ha scelto di essere sempre più vicina alle coppie adottive della Regione Lazio, nell’ottica di un lavoro di rete di servizi integrata, in cui anche la prossimità al tribunale e alle associazioni familiari intervenga a sostegno dei bambini che aspettano di diventare figli e a sostegno dei coniugi nel loro desiderio di “fare famiglia” .

Per Ai.Bi. – che quest’anno compie i suoi 25 anni di lavoro in circa trenta paesi in tutto il mondo – si apre a Roma una nuova stagione di promozione della cultura dell’accoglienza come risposta ai bambini abbandonati.

Con questa giornata l’associazione lancia una rinnovata speranza e un messaggio a tutte quelle coppie che non hanno mai pensato  all’adozione come espressione della propria genitorialità o che, pur avendoci pensato, si sono fermate per strada, spaventate, demoralizzate, demotivate. Quanto dura l’attesa di un bambino abbandonato prima di essere adottato? Le coppie disponibili all’accoglienza sono davvero molto poche di fronte al numero spaventoso dei 163 milioni di bambini fuori dalla famiglia. Per questi bambini l’attesa più dura e difficile da superare è dettata sicuramente dalla paura e dalla non conoscenza, da parte dei grandi, di quali storie e quali sguardi si nascondono dietro numeri, statistiche, schede-paese, colloqui psicologici eccetera, eccetera, eccetera. In  Figli in attesa si riassume, dunque, l’invito a camminare insieme nella genitorialità e nella famiglia. Un invito aperto non solo a quanti si pongono di fronte al figlio che attendono, ma anche ai loro parenti e alla comunità che di questo cammino intendono farsi carico in maniera responsabile e preparata.