AI: non chiamiamola più idoneità. Le nuove proposte per la riforma della legge

Una scuola finalmente attenta ai minori adottati, la selezione e la preparazione degli operatori pubblici e il cambio del nome dell’idoneità. Queste le tre proposte che si sono discusse nella quinta tappa della roadmap di Ai.Bi. a Bolzano.

Infatti sabato 24 Novembre, nel capoluogo altotesino, si è svolto il Convegno Oltre la crisi: più famiglie e più adozioni. Verso una nuova legge dell’adozione internazionale, dove è stata presentata la proposta di legge promossa da Ai.Bi. per la riforma delle AI.

L’iniziativa, curata dalla sede locale di Ai.Bi., si è svolta in collaborazione con ASSB (Azienda Servizi Sociali di Bolzano) e l’Associazione Genitori Adottivi e Affidatari Altoaltesini, fautori delle linee guida per l’accoglienza dei minori adottivi nelle scuole.

Il dibattito è stato molto produttivo e ha evidenziato la bontà dell’idea di Ai.Bi. di presentare in giro per l’Italia il manifesto per una nuova legge sull’adozione internazionale. a

Laura Barbiero e Sabrina Scrinzi, appartenenti alle famiglie adottive referenti del Gruppo “Adottiamocinsieme”, e Giuliana Pulici, Coordinatrice Servizio Integrazione, educazione alla salute e consulenza scolastica della Provincia Autonoma di Bolzano, hanno sottolineato l’importanza di inserire nella proposta per una nuova legge delle AI un capitolo riguardante il rapporto scuola-adozione, con la finalità di migliorare e favorire un adeguato inserimento scolastico del minore adottato: la scuola si deve fare carico dei servizi da offrire ai minori, con l’istituzione, per esempio, di un sistema di tutoraggio.

Il secondo punto importante su cui è stata posta l’attenzione è la preparazione degli operatori pubblici addetti all’accompagnamento delle coppie. Massimo Pellizzari, Presidente dell’Associazione Genitori Adottivi e Affidatari Altotesini, ha evidenziato la necessità di selezionare gli operatori in base alla loro preparazione; una legge sulle adozioni deve richiedere a chi lavora in questo campo un profilo altamente qualificato.

Il brillante intervento di Cristina Contini, Assistente sociale del Servizio Adozioni dell’Azienda Servizi Sociali di Bolzano, ha messo al centro il tema dell’idoneità. Non ha più senso, in una logica che va dalla selezione all’accompagnamento, parlare di idoneità.

Una nuova legge sull’adozione internazionale, come quella che Ai.Bi. propone, è frutto di un cambiamento culturale dove non c’è più spazio per parole come “selezione” e “idoneità”. Bolzano, all’avanguardia nel percorso di accompagnamento delle coppie (prima, durante, dopo), insegna a guardare oltre i termini ormai appartenenti al passato.

Abbiamo bisogno di parole nuove, che superino la logica della selezione e chiariscano come la nuova legge renderà l’adozione un percorso di maturazione e non un esame.