Ai.Bi. Amici dei Bambini: 16 anni di collaborazione con le Nazioni Unite

Dal 2009 Ai.Bi. collabora con il Consiglio Economico e Sociale della Nazioni Unite per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’Agenda 2030. Solo negli ultimi 4 anni, le attività correlate a questo hanno raggiunto oltre 31mila beneficiari

La sigla, ai più, può essere poco conosciuta, ma si tratta di uno dei sei organi principali dell’ONU, deputato a promuovere lo sviluppo sostenibile, la cooperazione economica e sociale, la risposta alle crisi umanitarie e il coordinamento delle attività delle agenzie specializzate dell’ONU.
Il suo nome è ECOSOC (Consiglio Economico e Sociale della Nazioni Unite), è composto da 54 membri, eletti dall’Assemblea Generale per un mandato di tre anni, e raccoglie 1.600 organizzazioni non governative che hanno un ruolo consultivo, ovvero che possono partecipare a conferenze, presentare dichiarazioni e svolgere altre attività all’interno dell’organizzazione, contribuendo al suo lavoro e al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile fissati dall’Agenda 2030.

16 anni di proficua collaborazione

Ai.Bi. Amici dei Bambini è iscritta a ECOSOC dal 2009 con lo status di membro consultivo. La principale occasione di contatto con le Nazioni Unite è la partecipazione al gruppo CRC (Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’infanzia e dell’Adolescenza), un network composto da oltre 100 realtà del Terzo Settore che si occupano, da almeno tre anni, di questi temi.
Ai.Bi. contribuisce alla redazione di diversi paragrafi del rapporto annuale di monitoraggio sull’applicazione della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia in Italia che il gruppo manda al Comitato ONU deputato e che ha un ruolo significativo nel processo di indirizzamento delle raccomandazioni del Comitato al Governo italiano.
Ma nel corso di questi anni, Amici dei Bambini ha portato avanti anche diverse attività “sul campo”, sempre nell’ambito della sua collaborazione con ECOSOC. Per esempio, ha operato dal suo hub in Turchia collaborando con l’Aid Community per l’implementazione del Piano di Risposta Umanitaria Siriana (HRP) dell’UNOCHA; è stata, inoltre, parte del sistema di coordinamento nella Turchia meridionale per le operazioni transfrontaliere in Siria, membro attivo dei Cluster FSL-Education-ERL e del Gruppo di Lavoro CASH.
Tra i progetti più importanti svolti da Ai.Bi., si segnalano quelli con Unicef Marocco, finanziato dall’Unione Europea, per creare e gestire una piattaforma nazionale per le politiche sull’infanzia in conformità con il Consiglio d’Europa ove Unicef Marocco costituiva interlocutore privilegiato con cui coordinarsi, e i tre progetti implementati nella Siria nord-occidentale, finanziati da SCHF-UNOCHA, per contribuire alla sicurezza alimentare e alla protezione dell’infanzia degli sfollati interni e delle comunità ospitanti nel governatorato di Idlib.

Oltre 31mila beneficiari raggiunti

Per quanto riguarda la più diretta promozione dell’Agenda 2030 e di tutti i suoi obiettivi, le attività si sono sviluppate in diverse direzioni attraverso progetti specifici. Tra questi il progetto “Intesa 2030 – Nuove Tecnologie per le Esperienze Scolastiche da implementare nell’Agenda 2030″, realizzato in accordo con l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, nell’ambito del quale sono state realizzate diverse attività nel sistema educativo.
Con specifico riferimento all’Agenda 2030 è anche l’accordo con le ACLI che ha portato all’apertura e la gestone di un servizio di sportello per le famiglie. Mentre in accordo con ONNA onlus sono stati realizzati alcuni laboratori aperti alla partecipazione dei bambini e delle loro famiglie.
Solo in relazione agli anni più recenti (2021 – 2024), le attività di Ai.Bi. nell’ambito del rapporto con ECOSOC hanno puntato in modo particolare sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 2, 3 e 4 (sconfiggere la fame, promuovere la salute e il benessere, garantire l’accesso a un’istruzione di qualità), con attività di supporto educativo, psicosociale, medico o nutrizionale, presso strutture di accoglienza e centri diurni, per 21.634 beneficiari in tutti i paesi coinvolti.
Per gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile 4, 5, 8, 10, riguardanti la promozione dell’inclusione sociale ed economica, la riduzione della discriminazione di genere e delle disuguaglianze dei gruppi più vulnerabili (ex-educatori, madri single, ecc.), l’integrazione sociale e lavorativa, i beneficiari sono stati 1.622 in tutti i paesi coinvolti.
Infine, per l’obiettivo di Sviluppo Sostenibile 1 (sconfiggere la povertà), sono state svolte 16 attività di formazione, rafforzamento delle capacità ed empowerment per famiglie povere e vulnerabili, sviluppo delle capacità di operatori e funzionari pubblici nel fornire servizi di protezione efficaci e responsabili, per un totale di 8.604 beneficiari.