Messe nero su bianco le linee guida del Ministero dell’Istruzione. Da zero a sei anni un solo accompagnatore (con mascherina)

Come torneranno a scuola gli alunni a settembre nell’anno del Coronavirus? Alla fine sono state messe nero su bianco e condivise dalle sigle sindacali, le regole del Ministero dell’Istruzione per la ripartenza, fissata al giorno 14. Rimane solo un nodo da sciogliere, quello della mascherina al banco o meno, che il Comitato Tecnico Scientifico valuterà due settimane prima dell’inizio delle lezioni.

Per il resto: non ci sarà il controllo della temperatura. La responsabilità, in tal senso, sarà delle famiglie, che dovranno tenere i figli a casa con una temperatura pari o superiore a 37,5 o sintomi febbrili. Inoltre, a scuola, spunta l’inedita figura dello psicologo, che agli studenti e ai dipendenti dovrà fornire “un sostegno per fronteggiare situazioni di insicurezza, stress, ansia dovuta a eccessiva responsabilità, timore di contagio, rientro al lavoro in ‘presenza’, difficoltà di concentrazione, situazione di isolamento vissuta”.

Diverso il discorso, nelle apposite linee guida, per la fascia da zero a sei anni: qui dovrà esserci un solo genitore, dotato dell’immancabile mascherina, ad accompagnare a scuola i piccoli alunni.

Il Ministero ha anche pensato a percorsi particolari per l’accoglienza, fatta preferibilmente all’esterno e alla suddivisione degli spazi interni, in modo da evitare gli assembramenti, con divisori preferibilmente fatti con i giochi. I gruppi di lavoro e di gioco saranno resi stabili, in modo da essere immediatamente identificabili in caso di episodi di contagio, e stabile sarà, per ciascun gruppo, il personale costituito da educatori, docenti e collaboratori.

I più piccoli saranno così divisi sì, ma senza dispositivi di protezione individuale, anche al chiuso. Per i bambini fino ai sei anni di età le linee guida, a differenza di quanto prescritto ai loro accompagnatori, non prevedono l’utilizzo di alcuna mascherina.