24 febbraio 2022 – 24 febbraio 2023. Un anno di guerra in Ucraina. Un anno di #BAMBINIxLAPACE

Cade il 24 febbraio l’anniversario della guerra in Ucraina. Un anno di dolore e di bombe che hanno sconvolto l’Europa e il mondo. Ma che hanno mostrato anche il volto generoso, buono e gratuito dell’accoglienza e della condivisione. Unica via per un futuro di pace

Sull’Applicazione di Whatsapp di quasi tutti i collaboratori di Ai.Bi. il gruppo “Bambinixlapace” reca proprio quella data di creazione: 24 febbraio 2022. All’epoca, a dirla tutta, il gruppo si chiamava semplicemente “UCRAINA” e il primo messaggio postato recitava così: “Mi ha chiamato Silvia Stilli (portavoce dell’Associazione delle Organizzazioni Italiane di Cooperazione e Solidarietà Internazionale  -AOI – n.d.r.): ha parlato con il vice ministro sottolineando importanza ONG per aziona umanitaria, dicendo che Ai.Bi. unica realtà italiana con ufficio e organizzazione a Kiev e Moldova”.

In un anno di guerra il grido di aiuto è diventato un discorso di condivisione

Basta questo incipit per capire il coinvolgimento che fin dal primo istante ha vissuto Amici dei Bambini nel conflitto in Ucraina, Paese nel quale l’Associazione è presente dal 1999 e in cui, allo scoppio della guerra così come oggi, lavorano diversi suoi collaboratori.
L’impegno per portare aiuto è stato quasi una conseguenza “naturale”, come quando un figlio ti chiama da un’altra stanza della casa, allarmato, e tu molli tutti quello che stavi facendo e corri da lui.
Il grido dell’Ucraina, dei suoi bambini e le sue famiglie è arrivato così, istantaneo, carico di un’urgenza che ha riportato alla mente di tutti quelli che già c’erano quanto successo qualche decennio addietro nello scenario dei Balcani. Poi, oggi come allora, quel primo grido di aiuto e di sgomento si è articolato in un discorso più ampio, in cui gli orizzonti instabili dei primi attacchi hanno lasciato il campo a lunghe settimane di attesa e, poi, a nuovi scenari completamente mutati sui quali re-imparare a muoversi. Le corse per portare aiuti sono diventati progetti più strutturati; le risposte immediate, piani più a lungo termine; mentre nuovi bisogni si affacciavano all’orizzonte chiedendo, ancora e ancora, nuovi sforzi.

Un anno di guerra durante il quale la risposta della gente non è mai venuta meno

E così è ancora oggi, a un anno da quel giorno maledetto che appare insieme tanto lontano e tanto vicino: lontano perché da allora tutto è cambiato. Vicino perché la guerra non accenna a finire e i bisogni dei bambini e delle famiglie continuano a chiedere un sostegno che non può prescindere, ora come un anno fa, dalla generosa risposta di tutti.
Perché, in questo anno di guerra, un’altra cosa è apparsa tanto chiara quanto decisiva: il coinvolgimento e la generosità delle persone. È stato solo grazie alla grande partecipazione di tantissime persone che è stato possibile organizzare e portare avanti tutte le attività del progetto #BAMBINIxLAPACE. Un progetto che è riuscito a raggiungere oltre 132.000 persone e che, a un anno da quel fatidico 24 febbraio 2022, continua a chiedere il nostro impegno e a contare sul vostro aiuto.