Dopo la sollecitazione mandata da Ai.Bi. a diversi organi di stampa, Ansa e Sky Tg24 hanno rimosso il termine “adottivo” usato impropriamente (e in modo contrario alla legge) accanto alla parola figlio

Thomas Jefferson diceva che “Una piccola insurrezione, di tanto in tanto, è una cosa buona e così necessaria nel mondo politico come i temporali in quello fisico. Previene la degenerazione del governo e alimenta una generale attenzione per la cosa pubblica”. Dunque, se quella portata avanti giovedì 16 giugno 2022 da Ai.Bi. è stata una piccola “insurrezione linguistica”, ben venga! Specie se, dopo il nostro sollecito, Ansa ha prontamente risposto facendo seguito alla richiesta.

L’uso improprio dell’aggettivo “adottivo” accanto alla parola “figlio”

Per chi se la fosse persa, la richiesta era quella di togliere l’aggettivo “adottivo” messo accanto alla parola “figlio” nel riportare il terribile fatto di cronaca nel quale si raccontava dell’uccisione della madre da parte del figlio diciassettenne. L’uso del termine “adottivo”, infatti, non solo non rispettava la legge, ma denotava un ben più profondo limite culturale che meritava sicuramente una “insurrezione”.

Ansa ha rimosso l’inciso “figlio adottivo” dalla notizia

A quasi 24 ore di distanza Ansa ha risposto alla lettera mandata dalla legale di Ai.Bi. dicendo che “…la redazione ha provveduto, oggi stesso, a cancellare l’inciso ‘figlio adottivo’ dal link indicato.”
Bene. Ma non benissimo, perché se, da un lato, c’è la soddisfazione per questo risultato e il sollievo di prendere atto della sensibilità di Ansa sull’argomento, dall’altro c’è l’inevitabile consapevolezza che, tra tutte le redazioni contattate, solo quella di Ansa (seguita successivamente da Sky. Vedi sotto) ha risposto e modificato l’articolo, che infatti si ritrova inalterato in diversi titoli ancora online su siti importanti.
D’altra parte anche le “piccole insurrezioni” non si possono fare in un giorno solo.

Anche Sky modifica l’articolo e toglie le parole “adottato” e “adottivo” – AGGIORNAMENTO

Dopo Ansa, anche Sky Tg24 ha risposto all’appello di Ai.Bi. e ha cancellato i termini “adottato” e “adottivo” dall’articolo di cronaca relativo alla vicenda del ragazzo di Napoli che ha ucciso la madre. Rimarcando la propria “autonomia editoriale”, la redazione ha comunque deciso di rimuovere le parole segnalate, dimostrando una sensibilità che altri organi di stampa, invece, non hanno avuto.