Appello delle autorità di Haiti: riapriamo le adozioni!

A poco più di un anno dal devastante terremoto che ha colpito Haiti, le autorità locali scelgono una linea di apertura nei confronti delle adozioni internazionali per garantire una famiglia a migliaia di orfani e minori abbandonati.

Apprendiamo che l’Institut du Bien-être sociale et de Recherches (IBESR) – l’autorità haitiana preposta a regolamentare l’adozione internazionale – ha informato in data 31 gennaio 2011 il Dipartimento di Stato USA (Bureau of Consular Affairs-Office of Children’s Issues), l’Autorità centrale per le adozioni, che potranno essere accettate le nuove domande di adozione per i bambini haitiani per i quali è già documentato lo stato di orfano o i cui genitori biologici hanno rinunciato alla patria potestà.

L’ambasciata americana a Port-au-Prince ha anche ripreso la normale elaborazione dei visti. Tuttavia, gli aspiranti genitori adottivi devono essere consapevoli che la già fragile infrastruttura per le adozioni di Haiti è stata ulteriormente indebolita dal terremoto, creando spostamenti e disgregazioni familiari che rendono la determinazione pratica e legale dello status di orfano o abbandonato, estremamente difficile creando ulteriori difficoltà alle famiglie adottive.

“Non c’è più tempo da perdere, auspichiamo che anche il Governo italiano risponda a questo appello in modo concreto per favorire le adozioni internazionali ad Haiti – ha dichiarato Marco Griffini, presidente di Ai.Bi.. –  Occorre mettere a disposizione anche dei minori di Haiti il nostro sistema Italia, eventualmente pensando a soluzioni coordinate per assicurare la massima efficacia e tempestività. Sono sicuro che come Ai.Bi. anche altri enti autorizzati italiani siano pronti per intervenire immediatamente mettendo a disposizione le proprie famiglie adottive.”

L’accoglienza dei bambini haitiani permetterebbe, inoltre, di arginare e curare i traumi che hanno vissuto in seguito al terremoto, aiutandoli anche a fuggire dall’ombra nera del colera che da alcuni mesi miete vittime in tutto il paese.

(Fonte: http://adoption.state.gov/news/haiti_notice.html)