Ascoltare e accompagnare verso una migliore qualità della vita: è il counselling filosofico

Il servizio di consulenze basato sul “metodo Faris” si arricchisce di un ulteriore proposta: il counselling filosofico. Un dialogo attivo e simmetrico per accompagnare le persone e una maggiore consapevolezza di se stessi e degli altri

Da ormai diverso tempo FarisFamily Ralationship International School, la Scuola di Formazione Familiare di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, oltre alle costanti proposte sui temi dell’Adozione e dell’Affido, offre una serie di apprezzati servizi pensati per le famiglie e tutti i soggetti che possono essere coinvolti in momenti difficili a livello personale e lavorativo. In questo senso, al di là dei singoli webinar sui differenti argomenti che vengono calendarizzati di mese in mese, è attivo un apprezzato servizio di consulenza.
Già in passato avevamo avuto modo di spiegare anche su Aibinews il “metodo Faris” sul quale è costruito questo servizio. Oggi, invece, ci soffermiamo su una nuova proposta che arricchisce ulteriormente il “pacchetto” delle offerte disponibili: il counselling filosofico.

Ascolto e dialogo: il counselling filosofico

In generale, il counselling è una forma di sostegno pensato per chi attraversa i normali cambiamenti legati al ciclo della vita, sia che si tratti di cambiamenti legati alla sfera personale, sia a quella familiare e lavorativa. Perché, per quanto possano essere gioiosi e attesi, tutti i cambiamenti possono portare delle difficoltà di adattamento e di “ripensamento” della propria vita (pensiamo all’arrivo di un figlio, per esempio). A maggior ragione  se i cambiamenti sono legati a situazioni difficili come una malattia, per esempio, o una separazione.
Tante volte, queste difficoltà possono essere superate, o per lo meno “rilette”, grazie alla comprensione e l’accettazione di quanto succede, nonché attraverso la riscoperta delle risorse interne alla persona stessa o alla famiglia, portando così a un notevole miglioramento della qualità della vita.
Ciò che fa il counsellor (ovvero il professionista che effettua il counselling) è finalizzato esattamente a questo: accompagnare quanti chiedono il suo intervento a trovare in se stessi le risorse per auto-aiutarsi. Attraverso delle tecniche di comunicazione e dialogo, il counsellor fa in modo che la persona che ha di fronte svisceri il problema e sia in grado di compiere delle scelte con la necessaria consapevolezza e responsabilità.
Semplificando il concetto, si può dire che il counsellor sia un “facilitatore di decisioni”, che agisce innanzitutto “ascoltando attivamente” la persona e accompagnandola, attraverso procedure specifiche per il sostegno e l’orientamento, in un percorso che porta a ipotizzare possibili soluzioni, valorizzando le abilità specifiche della persona e la presa di coscienza dei limiti personali.

Un approccio filosofico ai problemi di tutti i giorni

Su queste basi, la specificità dell’approccio “filosofico” è quella di dare alla consulenza uno sguardo differente, più riflessivo ma anche originale e inaspettato, sfatando il mito del filosofo che “sta sulle nuvole” ma, anzi, sottolineando la concretezza di un atteggiamento incentrato su un dialogo “simmetrico”,  impostato all’offrire orientamento e soluzioni.
Un approccio “maieutico” (termine che deriva dalla parola greca che definisce “l’arte” dell’ostetricia, inteso, qui, come un aiuto per portare gli altri a “partorire” la verità, proprio a partire dal dialogo), mai giudicante, ma che aiuta a riflettere sulla vita, le scelte, i problemi che a prima vista possono apparire insormontabili o i fallimenti che fallimenti non sono.
Ad assicurare la professionalità di un counselling filosofico di altissimo livello c’è il nome della persona che lo porta avanti: Maddalena Mazzocut-Mis, professore ordinario di Estetica e Filosofia dei linguaggi presso il Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano.

Maggiori informazioni alla pagina dedicata o scrivendo una mail a faris@fondazioneaibi.it