Assegno di maternità per le lavoratrici autonome

Le informazioni su importi, durata, requisiti e modalità di richiesta dell’indennità giornaliera per le lavoratrice autonome in maternità

Le lavoratrici autonome che diventano madri hanno diritto a un assegno di maternità erogato dall’Inps, che varia a seconda del settore di attività.
Si tratta di una cifra fissa giornaliera, scollegata dal reddito effettivo, che viene corrisposta per i due mesi prima e i tre mesi dopo il parto, per un totale di cinque mesi. Inoltre, le interessate possono richiedere anche il congedo parentale facoltativo, che dura tre mesi entro il primo anno di vita del bambino.

I settori

L’assegno di maternità spetta alle lavoratrici autonome dell’agricoltura (coltivatrici dirette, colone, mezzadre, imprenditrici agricole professionali), dell’artigianato e del commercio.
Per le agricole l’importo è di 38,40 euro al giorno, mentre per le artigiane e le commercianti è di 43,16 euro al giorno. I valori 2023 sono ricavati dai limiti minimi di retribuzione giornaliera fissati dalla legge per i lavoratori dipendenti e autonomi.

Il congedo parentale

Per il congedo parentale facoltativo l’assegno giornaliero Inps scende a 14,40 euro per le agricole e a 16,18 per le altre.
In alcuni casi l’assegno di maternità può essere trasferito al padre del bambino, se si verificano alcuni eventi particolari riguardanti la madre: morte, grave infermità, abbandono o mancato riconoscimento del figlio, affidamento esclusivo al padre da parte del giudice, rinuncia totale o parziale della madre lavoratrice al congedo in caso di adozione o affidamento.