Assegno ponte per i figli: a richiederlo potranno essere anche i nonni

A richiederlo potranno essere i nonni di nipoti in linea retta che risultino a carico dell’ascendente, siano inseriti nell’ISEE del nonno e gli siano stati affidati con provvedimento formale

 L’abbiamo tanto atteso e ne abbiamo parlato più volte: dal 1° luglio ha preso il via l’assegno temporaneo per i figli (o assegno ponte) che accompagnerà le famiglie fino al 31 dicembre per poi, secondo le previsioni, salutarle con l’anno nuovo lasciando spazio ad una nuova misura di sostegno alla natalità ed alla genitorialità.

Di cosa si tratta?

 Facciamo un breve ripasso:

L’ assegno temporaneo è una misura erogata dall’INPS ad ogni famiglia in cui siano presenti figli minori di 18 anni di età (biologici, adottivi o in affido preadottivo) e che non rientri nei parametri previsti dalla legge per accedere all’assegno per il nucleo familiare (ANF). Potranno quindi fare domanda per ottenere l’assegno anche i lavoratori autonomi e gli inoccupati.

Tra i requisiti essenziali per poter accedere alla misura vi è quello della convivenza. “Il genitore e il minore – spiega l’INPS nella circolare n.93 del 30 giugno: – devono essere coabitanti e avere dimora abituale nello stesso comune al momento della domanda, ferma restando la possibilità che l’assegno temporaneo sia erogato nella misura del 50% anche all’altro genitore, in caso di affido condiviso dei minori”

 L’assegno temporaneo può essere richiesto dai nonni?

 Si, può essere richiesto, a patto che, spiega l’INPS, si tratti di nonni di nipoti in linea retta che risultino a carico dell’ascendente, siano inseriti nell’ISEE del nonno e gli siano stati affidati con provvedimento formale o in ipotesi di collocamento o accasamento etero familiare (equiparata all’affidamento ex lege n. 184 del 1983)”.

 In assenza del provvedimento di affido definitivo o temporaneo, i nipoti minorenni saranno considerati ricompresi nell’ISEE dei genitori.

Anche per i nonni resta esclusa la compatibilità della misura temporanea con l’assegno al nucleo familiare.