Assegno Unico. Falsa partenza: dal 1 luglio solo un bonus a chi non percepiva nulla!

Slitta al gennaio del 2022 la partenza della riforma dell’assegno unico nella sua globalità. Dal primo luglio comincia “il percorso” che inizierà a dare un contributo a chi fino a oggi non ha goduto di alcun sostegno

Al di là delle grandi attese, delle speranze suscitate e dei tanti articoli che sono tati scritti, che l’assegno unico universale per le famiglie con figli difficilmente sarebbe partito in tutte le sue sfaccettature entro l’1 luglio era ormai nell’aria. Troppo stretti i tempi per approvare i decreti attuativi necessari a rendere effettivamente operativa la legge delega approvata a fine marzo e, soprattutto, troppo complicato calcolare importi e contributi spettanti, dato che per i primi 6 mesi dell’anno c’è chi ha già ricevuto gli assegni familiari e le detrazioni secondo i vecchi schemi.

Assegno unico a luglio solo per chi finora non ha ricevuto nulla

Ciò non significa, però, che al primo di luglio nulla cambierà: l’idea del governo, ribadita dalla Ministra Elena Bonetti, è di dare il via al “nuovo percorso” dell’assegno unico incominciando da chi finora non ha goduto di adeguate misure, vale a dire i lavoratori autonomi, per i quali non sono previsti gli assegni familiari, e gli incapienti, che non hanno detrazioni fiscali. Per gli altri, le cose dovrebbero mantenersi invariate fino alla fine dell’anno. “Quello che non possiamo permetterci e non vogliamo che accada – sono le parole della Bonetti riportate da Vita – è che le famiglie italiane possano in qualche modo avere banalmente dei disagi, non parlo nemmeno di svantaggi economici ma di disagi”.

Chiaramente un po’ di delusione c’è, viste le parole importanti spese da Mario Draghi in favore della misura dell’assegno unico che, come ricordato sempre a Vita da Gigi De Palo, Presidente nazionale del Forum delle Famiglie, è visto come “strumento centrale e onnicomprensivo per il sostegno alle famiglie con figli”, nonché simbolo di un “cambio di paradigma nelle politiche per la famiglia e a sostegno della natalità”.

La partenza dell’assegno unico per tutte le famiglie rimandata al 2022

Sempre De Palo precisa: “Oltre al discorso sui tempi, auspichiamo che nella misura vengano messe tutte le risorse necessarie per fare in modo che sia veramente una riforma epocale. Non può esserci neppure una vaga ipotesi, ventilata da alcuni studi che circolano, secondo cui le famiglie non solo andrebbero a non prendere di più, ma in alcuni casi anche a perderci. In un momento d’investimenti sul futuro del Paese e in un’Italia da troppo tempo a nascite zero, chi ha figli deve veder migliorare la propria condizione di vita”.

Non resta che attendere lo scoccare del nuovo anno per vedere se tutte le promesse verranno mantenute e le grandi attese finalmente ripagate.