Assisi. Amare, fare il bene, benedire e pregare per i nostri nemici. Le famiglie di Ai.Bi. e La Pietra Scartata si incontrano per rispondere insieme all’appello di Gesù alla misericordia

assisi_san_francesco_bw_2Quali e quanti sono i nemici dell’accoglienza? Come agiscono e di quali strumenti si servono? E soprattutto: come comportarsi nei loro confronti? La risposta a quest’ultima domanda ci arriva direttamente da Gesù: “Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso” (Lc 6,36). La necessità di seguire il Suo insegnamento – rispondendo con l’amore e la preghiera agli atteggiamenti dei nostri nemici – sarà al centro delle riflessioni a cui le famiglie delle associazioni Ai.Bi. Amici dei Bambini e La Pietra Scartata saranno chiamate nel corso dell’annuale incontro di spiritualità di Assisi, quest’anno dedicato al tema “Insulti, menzogne, persecuzioni: vivere una possibile beatitudine tra una guancia da porgere e la spada da prendere”. Genitori e figli accoglienti si ritroveranno nella città di san Francesco dall’8 all’11 dicembre per condividere momenti di riflessione, confronto e preghiera, sia personale che comunitaria, con l’impegno di rispondere all’appello di Gesù ad amare, fare il bene, benedire e pregare anche per coloro che si pongono contro di noi.

Un appello rilanciato recentemente da papa Francesco che, di fronte all’invito di Gesù alla misericordia, ha sottolineato come questo sia facile quando si tratta dei nostri amici, ma diventi molto più complesso se a beneficiarne dovrebbero essere i nostri nemici.

Parole particolarmente indicate nella situazione attuale dell’accoglienza adottiva. Una realtà che sta faticosamente attraversando una stagione piena di difficoltà, resa ancora più ardua, nello specifico caso italiano, dalla colpevole inerzia di un governo che ha sostenuto – anziché risolverla – l’inefficienza della Commissione Adozioni Internazionali e ha alimentato forme di discriminazione dell’adozione in confronto ad altre forme di genitorialità. A tutto ciò si è aggiunta, nella seconda parte del 2016, un’inaudita aggressione mediatica, tesa a screditare e infangare l’intero mondo dell’accoglienza adottiva.

Ad Assisi le famiglie di Ai.Bi. e de La Pietra Scartata si interrogheranno sui tanti perché di questa situazione, riflettendo sul proprio operato e cercando la via giusta per rispondere all’invito di Gesù alla misericordia.

A guidare genitori e figli accoglienti in questo complesso percorso interiore saranno don Massimiliano Sabbadini, nuovo assistente spirituale de “La Pietra Scartata” della Diocesi di Milano, e monsignor Antonio Interguglielmi, direttore dell’ufficio per le Aggregazioni Laicali e le Confraternite della Diocesi di Roma. Sarà proprio quest’ultimo ad aprire la 4 giorni di Assisi con la celebrazione dei Vespri nella serata di giovedì 8 dicembre. Lo stesso monsignor Interguglielmi guiderà poi, venerdì 9, la lectio divina dedicata al tema “Beati voi quando vi insulteranno e diranno ogni male a causa mia” e ispirata al Vangelo di Matteo (Mt 5,11). Sempre venerdì 9 le famiglie presenti saranno impegnate in una serie di momenti di condivisione, confronto e testimonianze per ridare speranza all’accoglienza, una missione portata avanti con lo slogan “#adozioneunacosameravigliosa”. In serata l’Adozione eucaristica con la recita del Santo Rosario per i bambini abbandonati concluderà la seconda giornata di incontro. Don Massimiliano Sabatini terrà invece la lectio divina di sabato 10, intitolata “Tra una guancia e una spada”, che prende spunto dai Vangeli di Matteo e Luca (Mt 5,39; Lc 6,29; Lc 22,36) e celebrerà poi la Santa Messa conclusiva, nella mattinata di domenica 11.

L’incontro di Assisi sarà quindi l’occasione per decifrare questa delicata stagione dell’accoglienza adottiva, con l’aiuto della Parola di Dio. Seguendo l’insegnamento di Gesù, si cercherà il modo, non certo facile, per “amare, fare il bene, benedire e pregare” per chi si è posto come nemico. La via cristiana della misericordia è quindi contraria a quella scelta dai nemici stessi, intenti a squalificare, screditare e maledire il prossimo. Il fine ultimo dell’incontro di Assisi resta infatti quello di portare conforto, sostegno e incoraggiamento alle famiglie che ancora credono nell’adozione.