I bambini in affido necessitano sempre di percorsi psicologici?

Capire, accompagnare, guarire: il ruolo della psicoterapia nell’affido familiare

Il percorso psicologico per i bambini in affido può essere un’occasione o una urgente necessità.
Sicuramente bisogna rispettare i tempi del minore e la propensione nel voler affrontare alcune questioni o meno.
I  minori accolti hanno un vissuto  e una storia che richiede una particolare attenzione, allo stesso tempo la condizione di minore in affido presenta peculiarità tali da poter richiedere  in itinere un intervento specialistico di aiuto e di supporto al minore e alla famiglia.
Non è detto che un bambino inserito in famiglia affidataria necessiti nell’immediato di un percorso psicologico, ma è bene prestare attenzione a tutti i segnali che il minore comunica.

La storia di Martin

Martin è un ragazzino che ha iniziato il suo percorso psicologico a 12 anni, dopo 4 anni di affido familiare. Già qualche anno prima, i Servizi Sociali avevano iniziato con lui degli incontri psicologici, ma il bambino tornava molto turbato da questi incontri.
La famiglia ha poi pensato di ritentare questo percorso con un’altra terapeuta, quando Martin si stava avvicinando all’età preadolescenziale.
Anche se inizialmente contrariato, con il tempo Martin è riuscito ad aprirsi, a parlare un po’ della sua famiglia d’origine e, ora, ha modo di parlare della scuola e di alcuni ragazzini che lo infastidiscono.
A differenza della volta precedente, quando sa che è l’orario di andare dalla terapeuta lascia gli amici al parco senza fatica.
Il percorso psicologico in questo caso ha aiutato Martin a tirare fuori insicurezze del passato e concentrarsi su di sé come persona e non solo sulla sua famiglia e il suo vissuto.

Sostegno psicologico e affido

Sicuramente durante un percorso di affido potremmo incontrare situazioni diverse, dove invece l’intervento psicologico è urgente, in quanto la complessità della situazione vissuta  e portata dal minore è elevata e tale da causare al minore uno stato di sofferenza e di fatica.
Talvolta invece i minori arrivano in famiglia avendo già  un percorso psicologico in atto.
L’intervento psicologico è quindi  un tema delicato che le famiglie  che si avvicinano all’affido dovranno affrontare con i servizi sociali.
Ha una valenza su più piani: emotivi, progettuali ma anche organizzativi e di costi. È bene quindi comprendere se il minore potrà o meno avere necessità di questo intervento  e se  il sistema dei servizi pubblici potrà rispondere a questa eventuale necessità o se dovrà essere un servizio a carico della famiglia affidataria.
Non sempre è però evidente l’urgenza di un’attivazione psicologica. L’inserimento in famiglia affidataria  potrebbe risvegliare nel bambino emozioni e vissuti fino ad allora dormienti e che l’affido ha permesso al bambino  di tirar fuori, un’occasione quindi per poterle affrontare.

Informazioni e richieste sull’affido familiare

Chiunque volesse approfondire la conoscenza dell’affido familiare e riflettere sulla propria disponibilità a intraprendere questo percorso, può partecipare agli incontri organizzati da Ai.Bi. Tutte le informazioni si trovano alla pagina dedicata del sito dell’Associazione.