Bambini stregone, per saperne di più. Ecco cosa provano

TanzaniCosa prova un bambino accusato di stregoneria? Quali sono le paure che gli trasmettono le persone, anche quelle più care, convinte di avere vicino un indemoniato? Abbandono, disprezzo, senso di colpa: sono questi i sentimenti che animano le giornate di un bambino allontanato dalla sua famiglia con l’accusa di attirare il malocchio sul tetto domestico.

E’ la voce di Michel, il coraggioso protagonista di “Sogno di un bambino stregone” (Luca Castellitto – PIEMME Edizioni), a esprimere le emozioni che vivono i 18mila bambini stregone di Kinshasa, costretti a cercare riparo nelle strade della città.

Facciamo anche cattivi sogni. Di pericoli, di solitudine, di povertà. Sogni così spaventosi che a turno ci svegliamo durante la notte, in preda alla paura. Rimaniamo svegli a lungo, ascoltando il respiro degli altri. E quando finalmente prendiamo di nuovo sonno, il tormento dell’incubo colpisce un altro di noi. (..) Forse con questi sogni gli spiriti ci parlano. E il più bravo di noi impara a parlare con gli spiriti, con la foresta e gli animali che vivono nella foresta. O forse no. Forse, come dice uno dei pigmei ci mettono delle droghe nel piatto. Vogliono che abbiamo degli incubi, che abbiamo paura per imparare a dominarla. Io non so quale di queste cose sia vera. Ma so che, in mezzo a tanti sogni cattivi, io faccio anche un sogno buono. Sogno di essere come tutti gli altri bambini, amato dai genitori”.

Ecco qual è il sogno di un bambino stregone: poter tornare a una vita serena, riuscire ancora ad essere protetto da una famiglia.

Con la campagna Magia nera AiBi vuole spezzare l’incantesimo della stregoneria e restituire un’infanzia felice a questi bambini.