Bambini stregone, per saperne di più. La storia di Sunda

foto di gruppo_1Mi hanno buttato nell’acqua e mi tenevano sotto senza respirare, con la forza. Dopo poco sono svenuto e mi hanno tirato fuori. Quando mi sono svegliato hanno detto che non ero ancora pulito e hanno iniziato a picchiarmi. Dopo qualche girono mi si sono gonfiati i piedi e facevo fatica a camminare. Così hanno deciso di dondolarmi sul fuoco: mi sembrava di morire. Mi chiamo Sunda ma il mio appellativo è “Stregone”.

La testimonianza di Sunda ha dell’incredibile, potrebbe sembrare il racconto nato dall’immaginazione di un scrittore, invece è la storia di un bambino vero, in carne ed ossa. Sunda ha 12 anni ed è orfano di padre. La madre, troppo povera per prendersi cura di lui, lo ha affidato allo zio che dopo qualche tempo, lo ha accusato di stregoneria per il suo temperamento considerato troppo vivace. Sunda è stato così portato dal “Pastore” di una setta, specializzato in esorcismo e sottoposto a torture per liberare il suo corpo dallo spirito del Male.

Quando il fratello maggiore lo ha ritrovato, Sunda era agonizzante con piaghe e ustioni su tutto il corpo a causa delle torture. Il bimbo è stato portato al Centro “Mheed” con cui collabora lo staff di AiBi, dove ha ritrovato la tranquillità.

Sunda è uno dei 18mila bambini di Kinshasa allontanati e cacciati da casa con l’accusa di ospitare lo spirito del demonio, che trascina il malocchio sul tetto domestico.

In molti finiscono per credere che la causa di una disgrazia si annidi dietro lo sguardo di un figlio, o di un nipote. La tortura viene così considerata l’unico strumento attraverso cui liberare i bambini dallo spirito maligno e riportare la serenità in famiglia.

Ai.Bi. ha voluto far conoscere il fenomeno con la campagna “Magia Nera”, destinata a sostenere oltre 500 adolescenti ospiti di sei Centri di assistenza della capitale e cercare così di restituire a ognuno di loro un’infanzia serena, nell’attesa che siano accolti da una famiglia. Chiunque può sostenere la campagna e i progetti a favore dei “bambini stregone” donando 2 euro con un SMS solidale (48542) dal 7 al 27 dicembre 2009.

Con i fondi raccolti sarà possibile aiutare ognuno dei ospiti delle strutture di Kinshasa a superare il trauma dell’abbandono e delle violenze subìte.

Ai.Bi. ha bisogno del contributo di tutti per aiutare i “bambini stregone”.