BAMBINIXLAPACE. Il giorno dell’Indipendenza ucraina ricordato dai profughi accolti in Moldova

A loro, che stanno soffrendo per la pace persa nel Proprio paese, va il nostro augurio: “che un giorno possano rinascere come popolo unito e ricostruire il proprio Paese libero e in pace”

Ogni 24 agosto, in Ucraina, si celebra il Giorno dell’Indipendenza. Questo 24 agosto, non si è ricordato solo l’importante anniversario, ma anche i 6 mesi trascorsi dall’inizio guerra.

Oggi, come allora il popolo ucraino ha lottato, e lotta, per mantenere la propria identità ed il diritto ad esistere. Lotta per il futuro dei figli e per assicurare ad ogni bambino la possibilità di vivere in un Paese libero; per far tornare a casa milioni di persone disperse in tutte le parti del mondo; per ricordare con onore i soldati che hanno difeso il Paese con la propria vita e le vittime innocenti, anche bambini, le cui vite sono state spezzate da una guerra che nessuno ha capito ancora come finirà.

“Sono venuti a liberarci da chi e perché, se noi stavamo bene?”

Se lo chiedono i rifugiati appena scendono dai pulmini che li portano sempre più numerosi, a Palanca, località di confine.

Se lo chiedono gli ucraini che vivono da 6 mesi ormai, in Moldova, nei centri d’accoglienza per i profughi di Edinet, Carpineni, Hincesti, Cahul, Chisinau, Ungheni e in tante altre città moldave dove hanno trovato rifugio.

La Moldova, anche se non combatte in prima linea, a sei mesi dall’inizio della guerra, è ancora in prima linea a gestire il flusso dei profughi e ad offrire un minimo supporto a chi ha perso quasi tutto.

“Sono venuti a liberarci da chi e perché, se noi stavamo bene?” Si chiedono i bambini, che da sei mesi stanno imparando a vivere diversamente, in un paese che sì, li ha accolti e li sta aiutando come può, ma non è capace di assicurarli una famiglia unita, in quanto i padri (e in alcuni casi anche le madri) combattono in Patria.

Il giorno dell’Indipendenza ucraina ricordato dai profughi accolti in Moldova

A Chisinau, Ai.Bi., tramite il progetto Blue Dot di Unicef, ha consegnato ai bambini accolti nel centro Moldexpo degli zaini con materiali scolastici, per prepararli all’inizio di un nuovo anno scolastico, che loro seguiranno sia nelle scuole moldave, sia on-line, con gli insegnanti ucraini.

A Carpineni, per i piccoli accolti nel centro, è stato oganizzato un momento artistico con la recita di poesie e canzoni dedicate a questa riccorrenza. I più grandi hanno disegnato fasce azzurre e gialle sull’asfalto, imitando la bandiera ucraina… e le case, intatte nei loro ricordi e sull’asfalto…. almeno finché verranno cancellati dalla prima poggia.

A Edinet, una comunità ucraina, accolta nel centro dell’Associazione Demos ha ricordato questo giorno con preghiere e auguri di pace, cementando i vissuti e le esperienze legate alla propria salvezza in un libro.

A Hincesti, Taraclia, Pelinia decine di famiglie ucraine hanno preparato le abitazioni per il secondo inverno che trascorreranno in Moldova, coscienti dei nuovi traguardi verso i quali dovranno accompagnare i figli, per aiutarli, da una parte, ad accettare la nuova realità in cui stanno vivendo e dall’altra parte, a non dimenticare chi sono.

A loro, che stanno soffrendo per la pace persa nel Proprio paese, va il nostro augurio: “che un giorno possano rinascere come popolo unito e ricostruire il proprio Paese libero e in pace”.

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Ai.Bi. – Amici dei bambini ha messo in campo una campagna dedicata alla crisi ucraina: BAMBINIxLAPACE, alla quale chiunque può partecipare scegliendo una delle varie modalità di aiuto e vicinanza alle famiglie e i bambini ucraini.
Oggi, aiutare un bambino ucraino in fuga dalla guerra significa tenere viva la speranza che la guerra non sia l’ultima parola della sua vita, e che anche per lui ci sarà un futuro sereno nella sua terra.

EMERGENZA UCRAINA