BAMBINIxLAPACE. Inferno su Kiev: la notte più buia 

Oltre 500 tra missili e droni hanno colpito l’Ucraina in un attacco devastante. Mosca avanza, Kiev chiede aiuto. Ai.Bi. lancia un appello per i bambini vittime della guerra

La notte tra il 29 e il 30 giugno sarà ricordata come la più devastante dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina. Dopo oltre tre anni di guerra, il conflitto continua a mietere vittime e raggiunge nuovi vertici di violenza. E, con il passare del tempo e l’inasprirsi degli attacchi, inevitabilmente si affievolisce la spranza di una popolazione già duramente provata. Serve uno sforzo collettivo per fare in modo che questo filo, che ancora lega l’Ucraina al pensiero di un domani differente, non si spezzi.

Un drammatico bilancio

Quello dell’ultima notte di giugno è stato un assalto senza precedenti: 537 tra missili e droni – Iskander, Kinzhal, Kalibr – hanno colpito il Paese, seminando distruzione e morte. Il bilancio è drammatico: almeno 10 civili uccisi, oltre 50 feriti e la perdita di un altro F-16 dell’aeronautica ucraina. Un attacco su larga scala, partito dal Mar Nero e supportato da bombardieri strategici, ha colpito anche aree lontane dal fronte come Smila, nel cuore dell’Ucraina occidentale.
Mentre i cieli esplodevano, la guerra continuava anche a terra. Contrariamente a quanto ipotizzato da alcuni analisti, Mosca avanza: nel Donetsk, nel Dnipropetrovsk, fino alle porte di Sumy. Le forze del generale Gerasimov stanno cercando di conquistare Kamenske, posizione strategica che potrebbe aprire la strada verso Zaporizhzhia. Solo nella giornata di ieri Kiev avrebbe perso oltre mille soldati.
L’attacco ha avuto anche ripercussioni internazionali: caccia polacchi si sono alzati in volo dopo che rottami di missili abbattuti sono caduti sul territorio nazionale. Varsavia ha attivato il massimo stato di allerta per i suoi sistemi radar e di difesa aerea.

La richiesta di aiuto

Il presidente Zelensky ha rinnovato l’appello alla comunità internazionale affermando che l’Ucraina ha bisogno di sistemi di difesa aerea.
Intanto, ha firmato il decreto per il ritiro dell’Ucraina dalla Convenzione sulle mine antiuomo, denunciando l’uso massiccio di tali ordigni da parte della Russia.
Nel 1.222° giorno di guerra, con 170 scontri armati in un solo giorno, resta fondamentale non spegnere la speranza, che oggi più che mai appare davvero appesa a un filo.
Per questo è importante sostenere la campagna BAMBINIxLAPACE di Ai.Bi. Amici dei Bambini, in aiuto delle piccole vittime ucraine di questo conflitto infinito.

La speranza del bambini dell’Ucraina è appesa a un filo

Dallo scoppio della guerra in Ucraina, sono passati oltre 3 anni. In questo tempo oltre 600 bambini sono morti e oltre 2.000 sono stati feriti.
Anche la speranza rischia di morire.
Ai.Bi. Amici dei Bambini con il progetto BAMBINIxLAPACE ogni giorno porta ai minori e le loro famiglie aiuto concreto, supporto psicologico e attimi di vita “normale”, in un tempo che normale non è.
Ecco perché oggi più che mai c’è bisogno del tuo aiuto: per non far spezzare il filo della speranza.

EMERGENZA UCRAINA

E ricorda: ogni donazione gode delle seguenti agevolazioni fiscali.