#BAMBINIxLAPACE. Moldova: ma ci sarete anche domani…? E il carrarmato ha fatto “BOOM”!

“Quando è iniziata la guerra, siamo partiti subito. Poi abbiamo dormito nelle tende… Adesso stiamo ‘bene’ qui; stiamo al caldo, e ci siete voi. Ci sarete anche domani? Dove posso venire a cercarvi?”

“È dura vedere tutta questa sofferenza negli occhi dei bambini”. Stela, la cooperante di Ai.Bi. in Moldova, assieme alla sua equipe, continua senza sosta la sua “missione”: portare un po’ di sollievo alle mamme e ai bambini in fuga dalla guerra. Ma, a volte, davvero non è semplice; perché non è facile immergersi in tutta questa sofferenza.

Il racconto degli operatori di Ai.Bi. coinvolti in prima persona nell’emergenza Ucraina

Stela racconta di famiglie fuggite in macchina fino al punto più vicino per raggiungere il confine. I papà alla guida per permettere ai loro cari di arrivare prima al luogo della salvezza. Poi gli ultimi saluti. Le famiglie si dividono. Gli uomini rimangono in Ucraina a resistere contro questa guerra assurda. Le donne e i bambini varcano la frontiera a piedi.
Ad attenderli, nove chilometri di cammino per poter attraversare la dogana. Giunti al centro di accoglienza, nella palestra del centro Don Bosco, i bimbi sono esausti e le mamme tolgono loro le scarpine per permettere ai piedini di riposare. Ad attenderli c’è anche Stela e l’equipe di Ai.Bi. che con amore e dedizione si prendono cura di loro. Li distraggono, li fanno giocare, mentre le mamme videochiamano i loro mariti lontani e li rassicurano.

Ci sarete anche domani?

Un bimbo di circa 10 anni, senza che nessuno lo avesse domandato inizia a raccontare: “Quando è iniziata la guerra, siamo partiti subito. Poi abbiamo dormito nelle tende. E adesso stiamo ‘bene’. Qui stiamo al caldo, e ci siete voi. Ci sarete anche domani? Dove posso venire a cercarvi?”.
Un altro, incalzato da Stela, dopo aver visto una ferita sulla sua manina, risponde: “Carrarmato. Carrarmato… BOOM!”.
Silenzio.
Quando la guerra colpisce i bambini. Non ci sono più parole. Non c’è più significato.

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