BAMBINIxLAPACE. Ucraina. Un milione di persone al buio dopo il raid russo su Odessa

Blackout in città e in diversi altri paesi nel sud ovest dell’Ucraina, mentre ci sono timori per infiltrazioni dalla vicina Transnistria

Nella notte del 12 dicembre Odessa è stata presa di mira da pesanti raid russi, che hanno visto l’impiego simultaneo di droni e missili.
Secondo l’amministrazione locale, l’attacco, durato circa quattro ore, rappresenta “uno dei raid aerei più vasti da parte del nemico”. Gran parte della città è rimasta senza elettricità e i servizi essenziali sono stati gravemente compromessi. Si stima che le persone rimaste senza elettricità siano circa un milione.
Gli analisti dell’Institute for the Study of War (ISW) segnalano che Mosca potrebbe voler sfruttare la Transnistria, regione separatista occupata dalla Russia a circa 80 chilometri da Odessa, come base per minacciare l’oblast e stabilizzare la propria posizione nell’Ucraina sudoccidentale. Secondo l’intelligence militare ucraina (GUR), il Cremlino sta rafforzando la presenza in Transnistria richiamando riservisti, ritirando armi dai depositi e avviando centri di produzione e addestramento per droni. Queste mosse aumenterebbero il rischio di infiltrazioni di gruppi di sabotaggio russi e attacchi a medio raggio contro Odessa, replicando l’esperienza dei raid condotti con successo nelle retrovie ucraine.
Ma per il momento, la tattica portata avanti è quella purtroppo ormai nota, con intensi attacchi che puntano alle strutture energetiche, con l’obiettivo di lasciare la popolazione al freddo e al buio durante il periodo più rigido. un modo per fiaccare anche la resistenza dei civili.

Una brutalità su più fronti

Sul fronte orientale, le forze ucraine hanno ottenuto significativi successi nella controffensiva a Kupiansk. La città e le aree circostanti, tra cui Kindrashivka, Radkivka e le foreste settentrionali, sono state liberate dai militari di Kiev, che hanno anche interrotto le linee di rifornimento russe.
Intanto, la Russia ha denunciato un attacco con droni ucraini nella regione di Saratov, costato la vita a due civili. Il governatore Roman Busargin ha segnalato danni a edifici residenziali, a un asilo e a una clinica, fortunatamente vuoti al momento dell’attacco.
La guerra, insomma, continua a mostrare la sua brutalità su più fronti, con Odessa sotto assedio e le forze ucraine determinate a riconquistare territorio a est, mentre il Cremlino rafforza posizioni strategiche lungo i confini sud-occidentali.
Tutto questo accade mentre, lontano dal fronte, si continua a discutere di possibili piani di pace, che mai come oggi sembrano a portata di mano ma che, per chi guarda sul campo, appaiono ancora lontani.

La speranza dei bambini dell’Ucraina è appesa a un filo

Dallo scoppio della guerra in Ucraina, sono passati oltre 3 anni. In questo tempo oltre 600 bambini sono morti e oltre 2.000 sono stati feriti. Anche la speranza rischia di morire.
Ai.Bi. Amici dei Bambini con il progetto BAMBINIxLAPACE ogni giorno porta ai minori e le loro famiglie aiuto concreto, supporto psicologico e attimi di vita “normale”, in un tempo che normale non è.
Ecco perché oggi più che mai c’è bisogno del tuo aiuto: per non far spezzare il filo della speranza. EMERGENZA UCRAINA

Anche: ogni donazione gode delle seguenti agevolazioni fiscali.