Un bambino non accompagnato di tre anni sbarca a Lampedusa. Il viaggio da solo nel deserto

Aumentano le presenze di minori piccolissimi senza genitori a Lampedusa.  Le famiglie dell’isola si stanno mobilitando per l’affido

Lampedusa è ancora una volta al centro dell’emergenza migratoria, con migliaia di persone sbarcate in pochi giorni e una struttura di accoglienza incapace di ospitarle tutte.

MISNA tra i migranti

Tra i migranti, ci sono anche molti minori stranieri non accompagnati e famiglie con bambini, che vivono in condizioni precarie e a rischio di violazione dei loro diritti fondamentali.
Si stima che la percentuale di minori stranieri non accompagnati tra gli arrivi sia intorno al 10%, come nel resto dell’anno.
Purtroppo ci sono sempre più bambini piccolissimi senza genitori, anche di tre, cinque o sette anni. Si tratta di casi molto delicati, perché questi bambini sono stati separati dalle loro famiglie durante il viaggio o affidati a un conoscente per raggiungere un parente già in Italia.

L’arrivo di un bambino di 3 anni

Il 15 settembre, a Lampedusa, un ragazzino è sbarcato tenendo per mano un bambino sui tre anni.
“Non so chi sia. L’ho trovato nel deserto, era solo, abbandonato. L’ho portato con me per salvarlo, e abbiamo fatto il viaggio insieme”, ha detto il nordafricano ai volontari della Croce Rossa e alla polizia, aggiungendo che con lui il piccolissimo non aveva mai parlato.
Ora il piccolo si trova nell’hotspot di contrada Imbriacola, nella sezione per bimbi e madri, ma non si conoscono né il nome né la nazionalità. Però sull’isola è già scattata la gara per l’affido.

Come vengono accolti i MISNA

L’accoglienza per i più piccoli è sempre molto attenta e sensibile.
Nel breve termine, i piccoli sono collocati nella struttura più sicura possibile.
Nel medio-lungo termine, si cerca il reinserimento familiare o l’affido a una comunità adeguata.

Le difficoltà

L’hotspot è sovraffollato e rende impossibile garantire condizioni dignitose a tutti i migranti. Molti di loro dormono per strada o in tende improvvisate, esposti al freddo, alla pioggia e ai pericoli. Tra questi ci sono anche donne incinte, madri con neonati e bambini soli.