Mediterraneo di dolore: 2.200 morti tra i migranti nel 2024

Un anno di orrori nel Mediterraneo: l’indagine dell’UNICEF denuncia la morte di migliaia di persone, tra cui molti minorenni in fuga da guerre e povertà

Una tragedia di proporzioni drammatiche continua a consumarsi nel Mediterraneo, dove oltre 2.200 persone hanno perso la vita o sono scomparse nel 2024. Di queste, quasi 1.700 sono decedute lungo la pericolosa rotta del Mediterraneo centrale, tra cui centinaia di bambine, bambini e adolescenti. Un dato inquietante, che evidenzia come una persona su cinque tra i migranti sia minorenne.
Molti di loro fuggono da conflitti, povertà estrema e insicurezza, affrontando un viaggio che spesso si trasforma in un incubo. L’ultimo naufragio, avvenuto a fine anno al largo di Lampedusa, ha visto 20 dispersi, tra cui donne e bambini, e un bambino di otto anni sopravvissuto miracolosamente.

Che fare?

Tra le proposte ci sono percorsi sicuri e legali per il ricongiungimento familiare, operazioni di ricerca e salvataggio coordinate, e investimenti in servizi essenziali come istruzione, assistenza sanitaria e supporto psicosociale.
La comunità internazionale è chiamata a intervenire per affrontare le cause profonde della migrazione e garantire l’integrazione nelle comunità ospitanti, tutelando i diritti dei bambini in ogni fase del loro viaggio.

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