Ennesimo dramma nel Mediterraneo: circa 60 migranti morti dopo giorni alla deriva

Un gommone con a bordo oltre 75 persone, partito dalla Libia, è rimasto alla deriva per giorni nel Mediterraneo. Quando sono arrivati i soccorsi, i sopravvissuti erano solo 25 e hanno raccontato il loro inferno

Con le condizioni del mare migliorate e con il meteo stabile, come sempre succede sono tornati ad aumentare i tentativi dei migranti di raggiungere le coste dell’Europa. E, anche questo come purtroppo troppo spesso capita, un’altra tragedia è arrivata a colpire un gommone e le vite di almeno 60 persone naufragate nel Mediterraneo.

Morti di fame e sete. I loro corpi “affidati” al Mediterraneo

A raccontare quanto successo sono alcuni tra i 25 sopravvissuti, soccorsi dalla barca di una ONG e portati in salvo.
Il gommone era partito diversi giorni prima dalla Libia, con un carico di almeno 75 persone. Dopo 3 giorni di navigazione, secondo le ricostruzioni, il motore si è rotto, lasciando la barca alla deriva senza più cibo ne acqua. Lentamente, senza aver ricevuto alcun aiuto, nonostante diversi elicotteri e aerei siano stati avvistati dai migranti mentre sorvolavano i cieli sopra il gommone, le persone hanno iniziato a cedere e morire di sete e di fame. I loro corpi, come quelli di migliaia di altre persone, sono stati affidati pietosamente al cimitero del Mediterraneo dalle mani di chi è riuscito a resistere fino all’arrivo della barca della ONG.
Per due dei sopravvissuti si è reso necessario l’intervento dell’elicottero della guardia costiera italiana, che li ha portati d’urgenza in un ospedale siciliano viste le loro condizioni critiche.
Per tutti gli altri, le condizioni psicofisiche sono comunque terribili, e se lentamente, ora, si spera che il fisico possa riprendersi, sarà impossibile cancellare i giorni drammatici vissuti sul gommone alla deriva.