“Bisogna essere contemplAttivi”, Daniela e Antonio Sanseverini, coordinatori della Sicilia.

sanseverini200In molte regioni, l’attività è resa possibile grazie a un protocollo d’intesa che Ai.Bi. ha firmato a livello nazionale con le Acli, le quali mettono a disposizione le proprie sedi e sono partner in occasione di eventi, campagne di sensibilizzazione, progetti.

A Gabicce si sono avvicendati sul palco i coordinatori regionali delle sedi attive; a loro il compito di illustrare l’attività svolta e di spiegare che cosa vuol dire lavorare sul territorio, fianco a fianco con le famiglie e i bambini.

“Bisogna essere contemplAttivi”

Daniela e Antonio Sanseverini, coordinatori della Sicilia, in collegamento con Gabicce, hanno raccontato così il loro anno: “Sono stati mesi impegnativi, ma abbiamo cercato di far sentire la nostra voce e di dare la nostra testimonianza in tutte le occasioni in cui ci sembrava importante. Non è facile oggi parlare di accoglienza ai giovani e alle famiglie, facendo emergere la vera essenza di questo dono.

Siamo tutti presi dai nostri problemi, sempre di corsa. Come riuscire ad interessare, ad esempio, le giovani coppie? Come far scoprire che la bellezza dell’accoglienza, dell’incontro con l’altro è in realtà dentro ognuno di noi? Basta solo fermarsi e mettere da parte il chiacchiericcio interiore e guardarsi intorno. Riscoprire l’io, partire da noi stessi. Ognuno di noi è la dimora di Dio, che ci ha fatto a sua immagine e somiglianza. Accogliendo noi stessi, con le nostre fragilità, possiamo accogliere l’altro superando ogni barriera. Tante volte non bastano le parole, ci vogliono anche i fatti. Come diceva don Tonino Bello è necessario essere contemplAttivi: scendere in campo, dunque.

Abbiamo realizzato due video da proporre alle coppie di fidanzati, le nostre future famiglie. Il primo riguarda la nostra storia di adozione, l’altro l’abbandono. Quest’ultimo è a noi molto caro perché abbiamo cercato di dare voce ai bambini abbandonati, alla loro rabbia. Scendere in campo significa anche coinvolgere le nostre famiglie a partecipare a un flash mob per sensibilizzare sul tema dell’abbandono, incontrandoci in palestra ogni settimana per fare le prove insieme.

Scendere in campo significa far parte del forum regionale delle famiglie, parlando del Manifesto di Ai.Bi., raccontando le nostre esperienze e proponendo nuove idee. ContemplAttivi come Marta e Maria, simboli della preghiera e dell’azione. Servono entrambe, la preghiera ci rende forti, ci aiuta a trovare la forza di continuare a lottare per diffondere il messaggio dell’accoglienza nella sua totalità. E poi, non ci resta che fare, fare, fare e non fermarsi…”