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Messina: Casa Mosè di Camaro strapiena di minori non accompagnati

Riesplode l’ emergenza immigrazione:  sono arrivati sulle coste siciliane quasi 600 immigrati, 262 ieri e 309 oggi (29 agosto). Troppi ed è di nuovo emergenza accoglienza Misna, minori stranieri non accompagnati.Per quanto i dati non siano ancora definitivi sarebbero, infatti, almeno 29 i minori stranieri non accompagnati; circa una sessantina le donne (tra cui alcune anche gravide) e 43 bambini.

Don Alberto Cozzi: “Perché sono sempre meno le coppie che vogliono adottare un bambino? È vero che ogni abbandono scatena un male? Come restituire la dignità di figlio?”

Il rapporto tra il Male e l’abbandono è stato al centro di un intenso dibattito nel corso della quarta giornata della XXIII Settimana di formazione e studi delle associazioni Ai.Bi. Amici dei bambini e La Pietra Scartata in corso a Gabicce Mare (Pu). I presenti in sala hanno potuto confrontarsi con don Alberto Cozzi, teologo, vicepreside della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano.

Belletti. “La missione della famiglia adottiva e affidataria? Rompere la crosta dell’isolamento nel quale sono confinate oggi le coppie”

Una famiglia dai confini chiusi è un’entità morta. La famiglia deve prendere consapevolezza della propria responsabilità pubblica, occuparsi delle relazioni sociali, essere costruttore di bene comune e soggetto attivo di società civile. Insomma bisogna abbandonare l’idea di famiglia nucleare e sposare sempre di più il valore dell’accoglienza”.

Vuoi una croce dal cimitero delle barche di Lampedusa?

Dai viaggi della disperazione alla speranza di un’accoglienza giusta. Con le Croci di Lampedusa, disponibili sul sito Ai.Bi.Shop, tutti possono offrire il proprio contributo al progetto “Bambini in Alto Mare” con cui Amici dei Bambini si impegna quotidianamente a garantire un sostegno ai soggetti più deboli tra quelli che approdano sulle coste italiane, in particolare minori non accompagnati e mamme sole.

Sardegna. Premiati gli Enti autorizzati con sede sull’isola.

Arriva dalla Sardegna un esempio da seguire in materia di politiche per l’infanzia, in particolare per quanto riguarda la complessa realtà delle adozioni internazionali. L’assessorato regionale all’igiene, sanità e assistenza sociale ha disposto un finanziamento di 150 mila euro da destinare ai 7 enti autorizzati “per la parziale copertura delle spese di funzionamento delle sedi operative nel territorio regionale”. Tra questi c’è anche Amici dei Bambini che, avendo appunto una sede locale in Sardegna, potrà contare sul finanziamento per le proprie attività a sostegno delle adozioni internazionali.

Walter Veltroni. “L’intercapedine delle adozioni internazionali: un apparato normativo che non funziona più ed è motivo di frustrazione delle coppie”

“Da una parte c’è un grande desiderio di genitorialità, dall’altra una quantità immensa di bambini soli e di famiglie che vorrebbero accoglierli: in mezzo la burocrazia e le lungaggini che trasformano gli iter adottivi in vere e proprie odissee e in processi interminabili. Con la catastrofica conseguenza di scoraggiare le coppie: da qui il calo di coloro che si avvicinano alla adozione pari al 30%”.

L’adozione del cuore non ha età

Andrea e Vincenzo (nomi di fantasia) hanno solo 13 e 10 anni, ma di cose brutte ne hanno vissute già abbastanza. Fino a pochi mesi fa, quando hanno trovato una casa, e soprattutto una famiglia definitiva grazie alla voglia di compiere un gesto d’amore da parte di una coppia di genitori leccesi.

Torino. “Otto figli biologici non bastano: apriamo il nostro cuore ai tanti bimbi in cerca di affido”

Un’amicizia nata oltre 20 anni tra un falò e un’escursione scout, cresciuta anno dopo anno, condividendo le gioie del matrimonio e dei primi figli. Un’amicizia destinata a fare grandi cose, a diventare qualcosa di più: un’unica e grande famiglia. Gabriele e Alessandra; Ester e Alessandro: due coppie nella vita e ora con un progetto in comune. Aprire una casa famiglia in Piemonte perché “i nostri 8 figli biologici non bastano”, affermano in coro entusiasti e con gli occhi che brillano.

Torino. Avere genitori adottivi non è una vergogna da nascondere ai compagni di scuola

L’abbandono non è una vergogna. L’essere adottato non è una macchia da tenere nascosta. L’avere una mamma e un papà diversi da quelli biologici non è un problema. Venire da un Paese diverso da quello che ti sta accogliendo non è un limite. Anzi. Tutto l’opposto: il bambino adottato, con tutto ciò che gli ruota attorno, è un tesoro da scoprire, da valorizzare e da gestire con delicatezza e molta sensibilità.

Benedetta eterologa! Ora le famiglie potranno scegliere l’adozione come un grande atto di giustizia. Tribunali dei Minorenni sempre più inutili

“I bambini non votano”. Si dice così, un po’ cinicamente, ogni volta che bisogna spiegare perché, nella nostra società, i bambini hanno sempre meno possibilità di scelta rispetto agli adulti. L’esempio più importante, e più grave, lo abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni. Due aspiranti genitori scoprono di essere sterili e vogliono comunque avere un figlio? Le possibili soluzioni, più o meno legali, a questo problema sono tante.

In camper per le piazze di tutta Italia per annunciare che “l’adozione è una cosa meravigliosa”

Dalle piazze d’Italia a Roma, al Parlamento, in difesa del bambino abbandonato e delle adozioni internazionali. Con questo proposito è stato presentato a Gabicce nel corso della “XXIII  Settimana delle Famiglie di Amici dei Bambini”, il progetto “L’adozione è una cosa meravigliosa”, uno dei momenti clou della campagna “Fame di Mamma”.

USA. Riforma delle adozioni internazionali. Entrata in vigore la legge federale per combattere la crisi

Con i dati del crollo delle adozioni internazionali in USA degli ultimi anni, il Governo di Obama non è certo rimasto a guardare. Anzi si è rimboccato le maniche e si è messo subito all’opera. Mettendo mano ad una vera e propria riforma delle legge federale a favore delle adozioni internazionali.Tutto all’opposto rispetto a quanto accade in Italia dove tutto si è arenato nonostante i buoni propositi iniziali del Premier Renzi e del ministro Boschi all’indomani del rientro delle famiglie dal Congo lo scorso 28 maggio.

Nepal. Voglia di adozione. Delegazione USA in autunno per valutare possibilità riapertura adozioni

Buone notizie per le adozioni internazionali in Nepal. Dopo un periodo di stasi di 4 anni, infatti, le frontiere per i minori abbandonati del Paese dell’Asia meridionale potrebbero riaprirsi. Capire i margini di “azione” e soprattutto i tempi è lo scopo della missione che a novembre vedrà protagonista la delegazione americana che in autunno partirà per il Nepal per incontrare le autorità del luogo e riaprire con loro un tavolo sullo stato attuale delle adozioni internazionali.

“Un bacio e un altro ancora per ritardare il momento di dirsi ciao”

A Gabicce arrivano anche le voci dei ragazzi che hanno partecipato ai campi di volontariato. Ecco Laura. “Sono partita perché questa avventura era il mio grande sogno. Sono partita con una valigia carica di dubbi, paure e insicurezze, quella che sempre mi accompagna, ad ogni passo. Sono partita per mettermi alla prova: nessuna insicurezza, alcun dubbio ne’ paura avrebbero dovuto frenare la mia corsa, non questa volta”.

Biagioni (PD): “Agevolare le adozioni internazionali perché un bambino adottato è un bambino amato due volte”

Un bambino adottato è un bambino amato due volte. Per questo bisogna assolutamente favorire al massimo le adozioni nazionali e internazionali sburocratizzando gli iter, snellendo le pratiche, tagliando i pesanti costi e accelerando i tempi”. Lo ha detto Rossana Biagioni, assessore comunale alla Crescita e alla Tutela delle persone nella famiglia di Gabicce Mare.

Il rito della benedizione delle adozioni. Don Chiodi: “La doppia fiducia dell’adozione”

«Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato». E' questa la formula con la quale i genitori adottivi proclamano davanti all'assemblea e a Dio la volontà di accogliere quel bambino che porta già il loro nome come proprio figlio.

Il significato del rito della benedizione delle adozioni lo spiega don Maurizio Chiodi, teologo e padre spirituale del Movimento delle famiglie Ai.Bi.

Una casa per il Sostegno a Distanza: Ministero Affari Esteri o Affari Sociali?

Il Sostegno a Distanza attualmente rientra tra le competenze del Ministero degli Affari Sociali. Ma intanto, oltre che cooperazione, il SaD è anche una forma di ‘educazione allo sviluppo’ , entrambe le competenze sono sotto  la direzione del Ministero degli Affari Esteri (Mae): quindi  assegnare il SaD al Mae vorrebbe dire restituirlo alla sua legittima competenza.

Goma: sostegno senza distanza e bambini sotto le bombe “Come progettare un futuro che non sia solo svegliarsi vivi la mattina dopo?”

La cosa più facile? Far sorridere un bambino. La cosa più  difficile? Far cambiare il governo e smettere la guerra. Oscar Tembo, il coordinatore Ai.Bi. dei progetti su Goma, ha portato a Gabicce la normalità  della tragedia. Parla con la determinazione schietta di una persona abituata a rischiare la vita ogni giorno.  Non sono un eroe. E’  solo la mia vita.

Entro la fine del 2013 Amici dei Bambini aprirà una sede in ogni regione italiana

Entro la fine del 2013 Amici dei Bambini aprirà  una sede in ogni regione italiana. L’estensione capillare dell’associazione consentirà  alle famiglie di trovare una risposta diretta e mirata nel loro territorio, di poter facilmente prendere parte a tutte le attività  dell’Associazione, ai servizi informativi e formativi, di sentirsi coinvolte, seguite e accompagnate negli iter adottivi.

“Una lettera è la certezza di essere pensati”. Rolando Coronado, operatore Ssd in Perù

Rolando Coronado è laureato in sociologia all’Università di Lima. Dice: “Attraverso i miei studi ho imparato la complessità delle cose. Ma ci sono dolori che sono semplici da comprendere: un bambino abbandonato lotta quotidianamente contro la sofferenza di non sentirsi amato da nessuno”. Per questo una mail può diventare un’occasione per un sorriso, una ragione per studiare o anche solo per sognare. 

Sostegno a distanza poco trasparente, subito una legge

Secondo il Presidente di Ai.Bi., nonostante i tentativi di regolamentazione, mancano regole certe che garantiscano trasparenza e chiarezza sui beneficiari dei progetti. Serve quindi una legge “per garantire ai donatori che siano abbinati a un singolo bambino, non a una comunità”.

L’attesa di una famiglia dura tutta la vita. A 25 anni c’è chi ancora spera. Anahì Moreno Rivadeneira- Bolivia

 I bambini abbandonati, come tutti gli esseri umani, hanno bisogno di creare relazioni. Il Ssd può realizzare questo miracolo. Quando il Ssd si realizza appieno, con una vicinanza affettiva ed emotiva che supera le distanze, i bambini vivono meglio, proiettati al futuro con più ottimismo.  Ma pochi giorni fa sono rimasta sconvolta da un incontro. Un ragazzo di 25 anni mi ha chiesto perché per lui non si riesce a trovare una famiglia.

Siamo la famiglia della porta accanto. Massimo Cecchetti, coordinatore del Veneto.

Insieme con mia moglie abbiamo assunto questo impegno ormai 15 anni fa, perché volevamo offrire la nostra esperienza di genitori adottivi alle coppie che si avvicinavano al nostro stesso percorso. Da subito il nostro impegno si è mosso su un doppio binario: da un lato, la formazione delle famiglie adottive, dall’altro, il coinvolgimento delle famiglie nel movimento. Siamo per molte di loro un punto di riferimento.

Verso la gratuità delle adozioni internazionali: dal 1 gennaio 2014 solo chi potrà, pagherà i costi della procedura adottiva. Istituito un “fondo per l’accoglienza”

Un atto di giustizia deve poter essere gratis. E non c’è giustizia più grande che dare un papà e una mamma a un bambino abbandonato. «Se tutti ne fossero convinti, la gratuità delle adozioni per le coppie meno abbienti sarebbe già legge», dice Marco Griffini,  presidente Ai.Bi. Ma visto che non si può più aspettare, perché l’emergenza abbandono è sempre più drammatica, Amici dei Bambini intende anticipare la riforma, dal 1 gennaio 2014, facendo affidamento solo sulle proprie forze.

“Non esistono adozioni impossibili, esistono solo adozioni che richiedono più impegno, più speranza e preghiera”

E’ difficile ‘vedere’ 168 milioni di bambini abbandonati, ma dietro i numeri ci sono storie che da sole parlano. Sono i casi difficili accaduti nell’ultimo anno di lavoro di Ai.Bi. I nomi sono di fantasia, tutto il resto è verità. Le racconta a Gabicce, con la voce rotta dalla commozione, Irene Bertuzzi, responsabile Adozioni internazionali.

Adozione internazionale, affido, sostegno senza distanza, volontariato: 4 nuove leggi per salvare la cultura dell’accoglienza in Italia

Le vere emergenze hanno bisogno di interventi immediati, ma non “di emergenza”. E’ una rincorsa inutile tamponare con soluzioni parziali e provvisorie. Occorre avere una visione, per salvare il presente, ma soprattutto cambiare il futuro, con la forza delle idee. E’ da questa premessa che parte la settimana di studio e formazione di Ai.Bi. Amici dei Bambini, a Gabicce Mare, dal 24 al 31 agosto.

Perché è necessaria una legge per salvare il Sostegno a Distanza? Il 28 agosto sarà presentato il manifesto dei principi ispiratori

Sostenere un bambino o una comunità, dando non solo un contributo materiale continuativo, ma creando una relazione. Le famiglie che aderiscono al SaD ogni anno sono 1,5 milioni per un totale di 500milioni di donazioni private. Un bene enorme e una risorsa da difendere, promuovere e far maturare. Ma occorre chiarezza e soprattutto trasparenza, efficacia e garanzie nella gestione dei fondi.

Le comunità educative vanno chiuse perché non esistono surrogati alla famiglia affidataria. Occorre una nuova legge

“Per cominciare: parliamo di AFT, Accoglienza Familiare Temporanea, e non di Affido”: è la prima, ferma dichiarazione di Cristina Riccardi, esperta di tematiche di affido e consigliere di Ai.Bi. Amici dei Bambini con delega all’affido familiare. “I nomi sono importanti e cambiano la prospettiva e la sostanza dei contenuti!”.