Dopo il via alla fecondazione eterologa, ha ancora un senso l’adozione internazionale?

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Si rinnova l’annuale appuntamento di Amici dei Bambini con l’ormai tradizionale meeting di fine estate con la Settimana delle Famiglie, giunta quest’anno alla sua XXIII edizione. Appuntamento a Gabicce Mare, in provincia di Pesaro e Urbino, da domenica 24 a sabato 30 agosto. Tanti e importanti i temi che verranno trattati nel corso della settimana, che quest’anno è intitolata: “L’accoglienza giusta. Bambini in alto mare, bambini fuori famiglia, bambini abbandonati: non restare a guardare”.

 
Bambini stranieri abbandonati due volte: prima dai loro genitori biologici e poi dallo Stato italiano che preferisce investire sul figlio da assemblare. Ne è una dimostrazione la scelta del Governo di legiferare in materia di fecondazione eterologa, rendendo questa pratica rimborsabile con soldi pubblici: al momento c’è uno stanziamento di 10 milioni di euro ma la cifra è ritenuta gravemente insufficiente, con costi reali per lo Stato che si stimano nell’ordine delle centinaia di milioni di euro.  A rendere ancor più tutelata la pratica, si aggiunge il fatto che l’eterologa sarà inserita nei cosiddetti LEA, i livelli essenziali di assistenza. Una legge che blinda l’eterologa come metodo di fecondazione sostenuto dallo Stato. Ma a che prezzo? Il prezzo di una scelta politica deliberata di “abbandonare”, è il caso di dirlo, l’adozione internazionale e chi si batte per garantire a ogni bambino abbandonato il diritto a una famiglia. Ignorando, di fatto, la necessità di riformare il sistema delle adozioni internazionali.

Una riforma che appare sempre più urgente e che vedrà Ai.Bi. Amici dei Bambini impegnata in prima linea per la sua realizzazione. In questa lotta epocale tra la fecondazione eterologa e le adozioni internazionali, Ai.Bi. da sempre sostiene la gratuità di quest’ultima che, non a caso, è uno dei punti fondamentali del suo “Manifesto per una nuova legge dell’adozione internazionale”.

Durante la settimana saranno presentati nuovi progetti di Ai.Bi,, tra cui “La Fame di Mamma: l’adozione è una cosa meravigliosa” e affrontati vari temi, quali “La sola accoglienza non basta”, “Il Dna della famiglia”, “Il nemico della giustizia: fantasia o realtà”, per concludersi con la Lectio Divina di don Maurizio Chiodi su “Accogliere nel nome di Gesù”.

“Ci stiamo preparando per l’autunno caldo delle adozioni internazionali – dice Marco Griffini, presidente di Ai.Bi. e come sempre saremo in prima linea finché a ogni bambino abbandonato non sarà restituito il diritto a essere figlio”.

Tra i vari appuntamenti della settimana, si rinnova anche quest’anno quello con il gruppo Ai.Bi. Giovani, i cui referenti presenteranno “Skill to will – Essere per essere. Famiglia non restare a guardare”. Un appuntamento importante che attesta il passaggio di testimone da genitori a figli adottivi nella lotta contro l’abbandono.