Boffo lascia Avvenire. Il Direttore che ha fatto crescere l’associazionismo familiare

Il direttore di Avvenire Dino Boffo ha dato ieri le dimissioni. Il fatto ha scatenato una serie di reazioni a catena nel mondo politico e nelle redazioni giornalistiche nazionali e internazionali: chi ha parlato di “killeraggio” mediatico, chi ha annunciato un periodo buio per la stampa.

Aldilà delle valutazioni di tipo politico, le dimissioni di Boffo rappresentano una grave perdita per un giornale di “battaglia” quale è Avvenire. In 15 anni di direzione, Boffo ha saputo infatti guidare e far crescere un quotidiano che si è distinto per le importanti campagne che ha portato avanti con rigore e coerenza.

Fra tutte le battaglie condotte ci piace ricordare, come movimento di famiglie adottive, quella per l’approvazione della legge 149/2001. Il quotidiano, interpretando le richieste delle associazioni familiari, aveva criticato fortemente la proposta di legge già approvata dal Senato e in fase di approvazione alla Camera, in quanto rappresentava una disfatta per i diritti della famiglia e per quelli del minore abbandonato. Con una campagna stampa coraggiosa e coerente rispetto alle proposte presentate dalle associazioni, il quotidiano era riuscito a incidere sulla decisione del Parlamento di rivedere il testo della legge e renderlo così più aderente alla reale tutela dei diritti dei minori fuori famiglia.
Boffo è riuscito non solo ad ascoltare, ma anche a dare spazio alle istanze delle associazioni e del mondo non profit. Con grande professionalità ha saputo raccogliere le parole di questo settore, troppo spesso inascoltato dal circuito dell’informazione del nostro Paese. Grazie a Boffo, il mondo della solidarietà ha trovato uno spazio autorevole e credibile per parlare di temi sociali e politici di grande rilievo, contribuendo così a quel modo di fare politica che riesce a interpretare i bisogni dei soggetti più vulnerabili della società.
Grazie a Boffo il mondo dell’associazionismo è cresciuto.
AiBi ringrazia il Direttore per il lavoro svolto in tutti questi anni a servizio anche degli ultimi degli ultimi: i bambini fuori famiglia. A nome loro AiBi esprime grande riconoscenza a Dino Boffo.