Bolivia. “Anch’io vorrei essere adottato!” Storie di bambini tra speranza e difficoltà

Non solo i bambini in orfanotrofio desiderano una nuova famiglia: anche chi vive in famiglie fragili ha bisogno di una speranza

Un operatore di Ai.Bi. Amici dei Bambini racconta la sua esperienza all’interno di una classe dell’Istituto Paternoster, nei pressi di La Paz, in Bolivia. In questa scuola, frequentano le lezioni sia bambini provenienti da un orfanotrofio, sia minori appartenenti a famiglie in gravi difficoltà seguite dai servizi sociali locali e coinvolte in progetti di recupero.

Un’attività per riflettere sul proprio vissuto

Durante l’anno scolastico, diverse scuole del territorio chiedono la collaborazione di Ai.Bi. per affrontare temi delicati e profondi, legati alla condizione e al vissuto dei dei loro alunni. In queste classi, infati, convivono minori in attesa di adozione e altri che si trovano in una sorta di limbo: formalmente non abbandonati, ma la cui possibilità di reinserimento in famiglia si affievolisce ogni giorno di più.

Gli operatori di Ai.Bi. propongono attività calibrate sull’età e il livello di comprensione degli alunni, per affrontare concetti come l’abbandono, l’accoglienza, l’adozione. Un modo per offrire ai minori uno spazio protetto dove esprimere i propri sentimenti, confrontarsi con la propria realtà e aprirsi a un futuro ancora da costruire, che gli adulti stanno cercando di definire per loro.

“Anch’io voglio essere adottato”: quando lo dicono anche i bambini che una famiglia ce l’hanno

Tornando al racconto dell’operatore, l’insegnante che lo accoglie lo avverte subito: “Sappia che sicuramente i bambini diranno che anche loro vogliono essere adottati.” Una frase che può sembrare strana, soprattutto in una scuola dove molti alunni, almeno formalmente, vivono ancora con i propri genitori. Ma la realtà è più complessa. Come continua a spiegare la maestra: “Qui non si respira solo l’assenza di mamma e papà. Si respirano frammenti di famiglie spezzate. Alcuni bambini sono figli di genitori dipendenti da sostanze, seguiti dai servizi sociali; altri hanno alle spalle storie di violenza, abusi, abbandoni emotivi. Ci sono madri sole, vedove di mariti violenti o criminali, genitori che stanno cercando di riabilitarsi dopo aver perso temporaneamente la responsabilità genitoriale. In molti casi, stanno lottando per dimostrare di poter ancora essere dei buoni genitori.”

Una scuola che lavora con le famiglie

Questo racconto sottolinea ancora una volta come nell’istituto boliviano in cui Ai.Bi. opera – e dove intende potenziare ulteriormente le attività – è evidente, ogni giorno, la solitudine profonda in cui vivono molti adolescenti. Ragazzi spesso lasciati soli per lunghi periodi, perché il genitore – quasi sempre la madre – è costretta a destreggiarsi tra un lavoro precario, le responsabilità familiari e un difficile percorso di recupero personale. Il tutto sotto il monitoraggio costante dei servizi sociali, che valutano regolarmente la capacità del genitore di mantenere un legame stabile e sicuro con il proprio figlio.

L’adozione può essere una risposta. Ma non basta.

“Si tende a pensare  – è la riflessione finale dell’operatore – che la realtà dei bambini sia fatta di bianco o nero, di confini netti tra abbandono e adozione. Ma la verità è molto più sfumata. Le storie di questi bambini e ragazzi sono intrecciate con le difficoltà, i tentativi, i passi avanti e i fallimenti dei loro genitori. Non ci sono muri ben definiti che separano una situazione “recuperabile” da una “compromessa”.
Nonostante il grande lavoro svolto nell’ambito della tutela, la strada da percorrere è ancora lunga. Il numero dei minori fuori famiglia è enorme, sproporzionato rispetto alle risorse disponibili”.
E, come sempre in situazioni di emergenza e di degrado, sono proprio i bambini a pagare il prezzo più alto, vivendo nell’incertezza, sospesi tra attese e promesse non mantenute, con il desiderio – spesso inespresso – di poter dire anche loro: “Anch’io vorrei essere adottato.”

Come aiutare i bambini abbandonati degli orfanotrofi in Bolivia?

Puoi contribuire alle attività promosse da Ai.Bi. Amici dei Bambini con una donazione, cliccando qui.
Se vuoi dare continuità al tuo aiuto, stando vicino ogni giorno ai bambini degli orfanotrofi e ricevere periodiche notizie e informazioni su di loro, puoi aderire al progetto “Sostieni a distanza i bambini di un orfanotrofio”.

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E ricorda: come ogni donazione, anche le Adozioni a Distanza di Ai.Bi. godono delle seguenti agevolazioni fiscali.